Un deciso aumento dei tumori. Questo è il dato che emerge dal sito
dell’osservatorio epidemiologico della Regione Lazio. Un aumento del rischio
che va dal 7 al 30% per chiunque viva a Civitavecchia, Santa Marinella, Tolfa e
Allumiere.
Questa è la premessa del nostro NO all’ossidatore termico a S.
Lucia. Il nostro territorio ha pagato e paga ogni giorno un prezzo altissimo
all’impatto ambientale delle attività che già abbiamo deciso di ospitare. Prime tra tutte la centrale e il porto, poi gli effetti del cementificio,
dei parchi serbatoi, del traffico e così via. Nello stesso convegno organizzato
a marzo a Civitavecchia per la conclusione di un progetto di ricerca riguardante
la salute dei cittadini del nostro comprensorio, gli epidemiologi della Regione
Lazio hanno dovuto ammettere, pur tra mille cautele, che la causa dell’eccesso
di tumori osservato non può che essere ricercata tra quelle che abbiamo
indicato sopra.
Riteniamo quindi che non si possa attendere oltre e che sia il
momento di mettere in atto politiche di prevenzione a tappeto e di riduzione
dell’impatto ambientale sul nostro territorio. E il primo atto di prevenzione
consiste nel non aumentare gli inquinanti. Per questo riteniamo che il progetto
dell’ossidatore termico del comprensorio militare di S. Lucia sia da
contrastare con fermezza. La misura è colma e il costo sociale del fenomeno
sanitario che stiamo osservando è ormai inaccettabile.
Giovedì 14 alle ore 18.30 ci sarà un’assemblea pubblica presso la
sala del caminetto della Chiesa di San Giuseppe. Per sensibilizzare i nostri
concittadini su questo tema e per spiegare la natura del progetto e i motivi
della nostra contrarietà, ospiteremo il
comitato contro l’inceneritore che ha già tenuto analoghi incontri nei comuni limitrofi.
Il tutto in vista della manifestazione organizzata per il giorno 7 maggio
davanti al comprensorio di S. Lucia dove l’impianto dovrebbe essere ospitato.
Abbiamo apprezzato il fatto che il sindaco Bacheca abbia deciso di
firmare l’appello del comitato contrario alla realizzazione dell’impianto. Lo
stesso appello è stato sottoscritto da numerosi sindaci del comprensorio e
questa è una buona notizia. Stamattina, a firma del consigliere Stefano
Massera, è stata protocollata una mozione in cui si chiede al Sindaco e al
Consiglio di mettere in atto ogni azione per la sensibilizzazione su questo tema
e per il contrasto alla realizzazione di quello che sarebbe l’ennesima ingiuria
al nostro territorio.
Viviamo in un’area che paga ogni giorno il proprio contributo al
progresso e all’industrializzazione del paese. Pensiamo che sia veramente
arrivata l’ora di guardare questi numeri e reagire. E che il primo passo sia
l’attività di un movimento locale, costituito per volontà di tutto il
comprensorio- Santa Marinella inclusa, tramite il quale si inizi finalmente a
parlare di prevenzione dei tumori e azioni concrete di risanamento ambientale.
La prima di queste è il NO all’inceneritore a S. Lucia: che il Consiglio
Comunale di S. Marinella voti questa mozione e che ci si metta al lavoro per
tutelare la salute di tutti noi. Il momento è adesso.
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