“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

mercoledì 13 aprile 2016

Perché diciamo NO all'ossidatore a S. Lucia. Assemblea giovedì 14 aprile.




Un deciso aumento dei tumori. Questo è il dato che emerge dal sito dell’osservatorio epidemiologico della Regione Lazio. Un aumento del rischio che va dal 7 al 30% per chiunque viva a Civitavecchia, Santa Marinella, Tolfa e Allumiere.
Questa è la premessa del nostro NO all’ossidatore termico a S. Lucia. Il nostro territorio ha pagato e paga ogni giorno un prezzo altissimo all’impatto ambientale delle attività che già abbiamo deciso di ospitare.  Prime tra tutte la centrale  e il porto, poi gli effetti del cementificio, dei parchi serbatoi, del traffico e così via. Nello stesso convegno organizzato a marzo a Civitavecchia per la conclusione di un progetto di ricerca riguardante la salute dei cittadini del nostro comprensorio, gli epidemiologi della Regione Lazio hanno dovuto ammettere, pur tra mille cautele, che la causa dell’eccesso di tumori osservato non può che essere ricercata tra quelle che abbiamo indicato sopra.
Riteniamo quindi che non si possa attendere oltre e che sia il momento di mettere in atto politiche di prevenzione a tappeto e di riduzione dell’impatto ambientale sul nostro territorio. E il primo atto di prevenzione consiste nel non aumentare gli inquinanti. Per questo riteniamo che il progetto dell’ossidatore termico del comprensorio militare di S. Lucia sia da contrastare con fermezza. La misura è colma e il costo sociale del fenomeno sanitario che stiamo osservando è ormai inaccettabile.
Giovedì 14 alle ore 18.30 ci sarà un’assemblea pubblica presso la sala del caminetto della Chiesa di San Giuseppe. Per sensibilizzare i nostri concittadini su questo tema e per spiegare la natura del progetto e i motivi della nostra contrarietà,  ospiteremo il comitato contro l’inceneritore che ha già tenuto analoghi incontri nei comuni limitrofi. Il tutto in vista della manifestazione organizzata per il giorno 7 maggio davanti al comprensorio di S. Lucia dove l’impianto dovrebbe essere ospitato.
Abbiamo apprezzato il fatto che il sindaco Bacheca abbia deciso di firmare l’appello del comitato contrario alla realizzazione dell’impianto. Lo stesso appello è stato sottoscritto da numerosi sindaci del comprensorio e questa è una buona notizia. Stamattina, a firma del consigliere Stefano Massera, è stata protocollata una mozione in cui si chiede al Sindaco e al Consiglio di mettere in atto ogni azione per la sensibilizzazione su questo tema e per il contrasto alla realizzazione di quello che sarebbe l’ennesima ingiuria al nostro territorio.
Viviamo in un’area che paga ogni giorno il proprio contributo al progresso e all’industrializzazione del paese. Pensiamo che sia veramente arrivata l’ora di guardare questi numeri e reagire. E che il primo passo sia l’attività di un movimento locale, costituito per volontà di tutto il comprensorio- Santa Marinella inclusa, tramite il quale si inizi finalmente a parlare di prevenzione dei tumori e azioni concrete di risanamento ambientale. La prima di queste è il NO all’inceneritore a S. Lucia: che il Consiglio Comunale di S. Marinella voti questa mozione e che ci si metta al lavoro per tutelare la salute di tutti noi. Il momento è adesso.

ACP, SEL, E' Possibile.


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