“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

mercoledì 22 ottobre 2014

Il controllore non può coincidere con il controllato






Visto che nel corso dell’ultimo consiglio comunale  nessuno della maggioranza ha dichiarato di sapere dell’esistenza di una corposa interrogazione sulla piscina protocollata ad agosto, prima di protocollarne un’altra destinata a svanire nella memoria dei nostri amministratori, lanciamo un appello al sindaco, al segretario  generale ( custode della legalità) e a tutti i membri di maggioranza.

Ci riferiamo alla terrazza di largo Costici. Se l’assessore ai lavori pubblici  Bronzolino  non intende dimettersi, come ha già dichiarato, che il sindaco e tutta la maggioranza gli chiedano almeno di  sospendersi fino al pronunciamento del TAR.

  Il nuovo contenzioso legale,  con l’ennesimo ricorso,  aggiunge infatti  un tassello importante alla vicenda. C’è un’ordinanza di demolizione  del chiosco costruito sull’area comunale di Largo Costici, perché ritenuto non conforme alla vincolistica,  e un ricorso al TAR da parte dei  gestori dello stesso chiosco contro questa ordinanza.
 Il legale del Comune che dovrà  tutelare  gli interessi dell’amministrazione,  si troverà di fronte chi  invece ha il compito di difendere la legittimità del chiosco, ossia l’operato progettuale dell’architetto Bronzolino. Il fatto  che tale progettazione risalga ad un periodo precedente alla nomina di assessore, non rende il tutto più trasparente, anzi.  Non solo Bronzolino  è membro dell'esecutivo e quindi dell'amministrazione che ha nominato il legale, ma la sua delega riguarda in modo specifico proprio aree e problemi come quello di largo Costici.

Per altro lanciamo questo appello con la speranza che la maggioranza e lo stesso assessore ci abbiano già pensato e si rendano conto di quanto la delega di assessore ai lavori pubblici assegnata a Bronzolino sia inopportuna,  in questo  momento e con un ricorso pendente.

Del resto non si capirebbe neppure la differenza di trattamento. Marongiu, nelle stesse circostanze, si sospese da assessore. Nel suo caso la  delega di assessore all’istruzione  non si sovrapponeva, almeno nelle competenze, alla denuncia ricevuta. Qui non solo si sovrappone, ma coincide.
Se resterà assessore, fino a sentenza del TAR,  Bronzolino sarà il controllore e il controllato allo stesso momento. Come fa la maggioranza a ritenere che tutto ciò sia normale?

Paolo Montaldo, coordinatore ACP
Paola Rocchi, consigliere ACP

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