“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

mercoledì 26 giugno 2013

Analisi del Voto


Con due partecipate riunioni, alla vigilia del primo Consiglio comunale, la lista Un’Altra Città è Possibile (ACP) è arrivata ad una sintesi sull’analisi del voto e sul suo futuro.
Riguardo l’analisi del voto, seppure con sfumature diverse, l’assemblea dello scorso giovedì 20 giugno è giunta alle seguenti conclusioni. 

  1. La decisione di partecipare alle primarie e alla coalizione 2013 è stata il risultato di una scelta democratica – difficile per chi l’ha vissuta in prima persona - che il gruppo ACP rivendica tuttora come scelta di coraggio e come l’unica che avrebbe potuto dare a Santa Marinella un futuro diverso. 
  2. Questa scelta è uscita sconfitta dalle elezioni. L’errore che ACP si attribuisce è stato quello di sottovalutare la forza del pregiudizio che ha posto in secondo piano l’idea di città che la Coalizione 2013 proponeva ai cittadini. Nonostante la sconfitta elettorale, si deve constatare che dall’assemblea di condivisione del 9 marzo, gli aderenti alla lista sono aumentati, ed ora molte più persone seguono le riunioni e il blog. Questo significa che i cittadini vogliono sapere e che riconoscono ad ACP il ruolo di informazione corretta ed alternativa. La lista intende rilanciare e migliorare questo ruolo, perché solo sconfiggendo la disinformazione si può sperare nel cambiamento. Quindi più notizie sul blog: pareri legali, sentenze, spigolature, eventi e quant’altro possa servire per farlo esistere come polo di attrazione. Ma anche più contatto con il territorio, fra le persone, a raccogliere istanze, in giro a spiegare le idee, le decisioni, le iniziative intraprese. 
  3. Per questo scopo ACP vuole diventare il laboratorio di idee e di iniziative propositive e di opposizione, a fianco e non in competizione a gruppi o a partiti di centrosinistra, con i quali anzi promette una collaborazione fattiva sui principi della buona politica, per creare un fronte unitario e rifiutando ogni personalismo, dannoso e lontano dalla filosofia della lista, ora come sempre. 
  4. Per altro è apparsa condivisa un’ultima analisi: il centrodestra ha vinto anche in virtù della politica spregiudicata di promesse e vantaggi elargiti nei 5 anni trascorsi e annunciati per i prossimi 5. Quanto questa conclusione sia sbagliata o giusta, l’Amministrazione Bacheca lo svelerà presto e nei fatti.

A partire da questi punti, ACP delinea un suo nuovo progetto politico: ACP si darà la forma di un’associazione politica, uno statuto e degli organi direttivi a supporto dell’azione amministrativa di chi la rappresenta in Consiglio Comunale.
Nelle prossime riunioni sarà votato un documento che costituirà l’atto di partenza e il manifesto fondativo per i prossimi 5 anni. Nel contempo, fra gli attuali sostenitori che hanno condotto la campagna elettorale sarà votato un direttivo provvisorio, con il compito di traghettare la lista ad una nuova assemblea di “condivisione” come quella del 9 marzo. Questa assemblea si terrà fra 6 mesi e in quell’occasione, sarà presentato lo statuto definitivo e rinnovati gli organi direttivi.


La Lista civica “Un’altra città è possibile” (ACP)





46 commenti:

  1. Adesso che non ci sono più i rompiscatole del PRC fate l'associazione. Da una vita che lo dicevo e nessuno ad ascoltarmi. Che gran bella presa per i fondelli. Una delusione dopo l'altra. Auguri per il vostro cammino. Io continuerò nel mio solito percorso, a sinistra e dentro i partiti che la rappresentano. La politica ha la memoria corta, stessa cosa vale per la gratitudine.
    Andrea Bianchi

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    1. Scusa Andrea solo adesso ho letto i vostri commenti e leggendo la tua firma ho pensato fossi il consigliere del PD. Visto che esiste questo caso di omonimia, ti consiglio di firmarti in maniera diversa, magari aggiungendo una sigla, per facilitare la comprensione di chi legge. Grazie. Alfredo

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  2. Ho seguito il percorso della Lista con discontinuità e solo da circa un anno mi sono impegnata fino in fondo. Sarà certamente per questo motivo che non ricordo una particolare volontà a fondare una associazione se non all’inizio dei trascorsi 5 anni, quando uno degli allora candidati propose di lavorare alla stesura di uno statuto per la nascita di un’ associazione che – se non ricordo male – doveva comunque affiancare la lista e non fondarla. L’impresa non andò in porto.
    Nei successivi 5 anni ricordo invece chiaramente che Graziano Fantozzi ne abbia fatto più volte richiesta sempre trovando tiepida accoglienza. Il motivo principale per cui l’associazione non è stata costituita, è stata la mancanza di forze e di persone utili a portare a termine l’iniziativa. Il PRC perché già strutturato, gli altri- compresa io - perché in pochi o perché non ne avevano compreso fino in fondo la necessità. Nè avrebbero potuto farlo i consiglieri visto che con fatica hanno portato avanti l’opposizione rigorosa ed efficace che tutti abbiamo loro riconosciuto.
    Oggi sembra arrivato il momento opportuno.
    Clelia Di liello

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  3. Confermo la ricostruzione di Clelia. La confermo dal punto di vista di chi ha partecipato PRATICAMENTE A TUTTE LE RIUNIONI DELLA LISTA NEI SUOI 5 ANNI DI VITA. Il primo sostenitore della necessità di dotarsi di una struttura associativa è stato soprattutto Graziano Fantozzi. Io sono stata sempre d'accordo, ma ho anche sempre chiesto che qualcuno se ne occupasse al mio posto. Io e Stefano eravamo già impegnati con delibere, consigli, esposti, riunioni, commissioni ecc. Avremmo dovuto occuparci pure di statuti, tesseramenti, direttivi? Il problema era che gli attivisti di ACP allora erano pochi e che le forze sono mancate. Si aggiunga un'altra cosa: fra pochi c'era armonia e tutto sembrava andare bene. L'armonia c'è anche ora, ma l'esperienza ha insegnato che una struttura associativa è necessaria. In più ora forse ci sono le forze per realizzare quello che 5 anni fa nessuno ha potuto realizzare. Tutto qui. Per piacere, evitiamo polemiche a tutti i costi. Ci aspettano 5 anni di lotte.
    Paola Rocchi

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  4. Le polemiche sono ovvie quando vengo riportate inesattezze, si ricorda solo quello che più è comodo. La memoria a breve termine vince su tutti. per me l'associazione come ho detto l'estate scorsa ed ero disposto a lavorarci, andava fatta prima dello sfacello delle primarie. Ma per chi ha orecchie per sentire solo quello che vuole mi arrendo e alzo le mani. Buona fortuna, ci rincontreremo per strada sicuramente. Andrea Bianchi

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    1. "Si ricorda solo quello che è più comodo" [...]
      "La memoria a breve termine". [...]
      Appunto, Andrea.

      LA mia purtropo è a lungo termine, visto che ho partecipato a tutte le riunioni, a parte qualche raro malessere e una specie di alluvione.

      Anche io mi arrendo e alzo le mani di fronte alla tua insistenza, ma se scrivi, io continuerò a rispondere.
      Quanto a rincontrarci, sicuramente. Se si smette di dare calci senza ragione.

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  5. Ho letto il comunicato di "un'altra città è possibile" e anche i commenti e le botte e risposte.
    Devo dire che tutto questo non fa certo bene a nessuno se "veramente" si vuole LAVORARE in questi 5 anni (speriamo siano di meno) per tentare di rimettere insieme i cocci di tutte le parti della sinistra. Sono avvenute cose spiacevoli e sono state spesso dette cose non vere. Io, Eliana Petrini, ho lavorato per la lista fino alle primarie: ho trattato con l'allora UDC e il PD. Non è stato facile, anzi spesso sconfortante e doloroso, come quando la lista ha sostenuto con forza la richiesta di Barbazza e quindi del suo movimento a partecipare alle primarie, e quindi stare nella coalizione: il nostro intervento e sostegno alla richiesta non è stato accolto ed abbiamo addirittura votato. In quel momento in particolare si è creata una frattura nella sinistra che ci ha portato alla situazione attuale. Io posso dire tutto questo perché c'ero e ho combattuto. Sicuramente ci sono stati errori e travisamenti, ma qualsiasi battaglia politica non deve mai cadere sul personale anzi deve rispettare le opinioni degli altri anche se non condivise. Ora , in particolare, la saggezza e l'esperienza politiche e l'obiettivo di tutti quelli che si riconoscono nei valori della sinistra dicono che non è opportuno continuare a beccarsi come galli impazziti ma che è vitale cercare di coniugare insieme le diverse sensibilità politiche: incontri tranquilli e soprattutto ascoltare, senza pregiudizi e rancori, chiunque voglia ottenere l'obiettivo di andare al governo della città il prima possibile. Io sono una dissidente rispetto alle scelte definitive fatte dalla Lista, ma non per questo ho problemi di carattere personale. Non sono stata la sola ad uscire dalla lista, ma diversi di noi lo hanno fatto e stiamo lavorando , da due mesi prima delle elezioni, per trovare un punto di unione su cose concrete e collettive ( il bene comune), con tutti coloro che vogliono ricostruire non solo una convergenza di compagni e persone di sinistra ma anche una coscienza sociale, solidale e politica nei cittadini.
    Il mio è un appello politico, ed anche affettuoso verso compagni che militano nelle diverse organizzazioni politiche, a lavorare insieme. Spero che questo appello abbia un riscontro positivo e che finalmente, magari fra un po' di tempo, potremo dire che a Santa Marinella c'è una sinistra coesa, anche in presenza di impostazioni politiche diverse, e che tale sinistra è l'unica che potrà assicurare ai cittadini una vita dignitosa fatta di diritti e non di ricatti.
    eliana.petrini@fastwebnet.it Oppure il blog o la posta dell'associazione " La società vitale: individuo e collettività"
    Fatevi sentire!
    Eliana Petrini

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  6. Andrea perché saresti deluso? Se ora si fa si vede che avevi ragione. Eri in minoranza ma avevi ragione.
    E si vede che le cose cambiano con il tempo, cambiano le condizioni e le risorse.
    All'epoca non si è fatto, adesso di farà. Domani non si sa e dopodomani ancora meno.
    Rompiscatole te le sei detto da solo, ma perché?
    Nel frattempo oggi inizia l'era Bacheca 2.0. Tanti auguri a tutti, anche alla nostra Paola che sarà lì a testimonianza anche dette tue istanze. Oppure pensi che non lo farà?

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  7. La ragione Stefano è sempre dei fessi. Sono deluso e amareggiatissimo perchè questa cosa dell'associazione, la dissi a settembre che era meglio strutturarci prima di intraprendere qualsiasi percorso sulle primarie almeno le si affrontavano con più tranquillità e invece nisba.Di questa cosa ne parlai a Gennaio con Paola. Inizia l'era Bacheca 2.0? Non mi sento minimamente respondsabile. Per Batterlo o almeno competere serviva altro e non è stato fatto, pazienza. Non nascondiamoci dietro a un dito, pre primarie il prc è sempre passato per il rompiscatole l'ho sentito dire e letto un saco di volte. Ma vabbè alla fine pazienza anche qui. Dò tanti auguri anche io Paola, anche se francamente posso dirlo con tranquillità a me non mi rappresenterà proprio per nulla. Io in consiglio non ho rappresentanti, solo interlocutori, e preferisco alla gran lunga parlare prima con esponenti dei Partiti tipo PD e SEL che non prima di rivolgermi a quella pseudo società civile (?)che sbandiera l'anti ideologia contro i partiti e poi da quest'ultimi imparano solo le pratiche peggiori. Non vorrei proprio dilungarmi in questa polemica ma sono quasi costretto. Il futuro si costruisce sugli insegnamenti degli errori passati. E' troppo facile passare la spugna e far finta che non è successo nulla. Sempre disponibile ad un confronto a quattro occhi.
    Andrea Bianchi.

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  8. Ciao, riguardo l'analisi del voto provo ad aggiungere qualche considerazione:
    - gli italiani. Gentaccia che non merita, (o vuole), un buon governo. Lo dico da persona convinta che Bersani avrebbe potuto fare molto per l'italia contro le lobbi ed i condoni, ma noi italiani, rappresentati perfettamente dal PD, non vogliamo un buon governo ma qualcuno che difende i nostri piccoli effimeri interessi.
    - la comunicazione. L’idea che mi son fatto da fuori è che l'ACP sia formato da gente colta in grado anche di lavorare ed amministrare bene, probabilmente persone per la maggior parte appartenenti al settore impiegatizio. Il modo di comunicare utilizzato in campagna elettorale a quale segmento di elettore è arrivato con successo ? Non conosco personalmente Bacheca, i risultati della sua amministrazione li vedo molto deboli, ma nell’eclatante successo della sua riconferma gli va riconosciuto qualche merito, probabilmente che sa parlare alla gente meglio di altri.
    - il nome Fronti … continuo a vederla diversamente.
    Pietro

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  9. Mi piace come impunemente volete uscire da queste elezioni senza chiedere scusa e senza farvi domande.L'analisi del voto che avete fatto è un insulto all'intelligenza delle persone. Se la premessa di qualcosa di nuovo è questa arroganza statevene a casa che è meglio!Credo che la sinistra abbia già partiti a cui riferirsi e varie associazioni già nate quindi fareste bene ad interloquire perchè le vostre iniziative sono perdenti come già ampiamente dimostrato dai fatti!

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  10. Contribuisco, per quanto possibile in un blog, all’analisi del voto. Mi scuso anticipatamente se, nel tentativo di ridurre lo spazio occupato, potrò risultare troppo semplicistico ma vorrei solo che si aggiungessero altri temi assolutamente assenti dall’analisi proposta rimandando, forse, ad altre occasioni e contesti un approfondimento più adeguato.

    Il partito dei consiglieri ovvero l’inversione del percorso della rappresentanza.
    Ad un certo punto (non importa che fosse sabato o mercoledì, maggio o febbraio….) i consiglieri di opposizione decidono che la coalizione si presenterà alle elezioni formata da ACP, PD ed UDC e che il candidato sindaco dovrà essere scelto, tramite primarie, esclusivamente tra tre consiglieri in rappresentanza delle rispettive liste. Tale progetto viene perseguito dal “partito dei consiglieri” con determinazione e fino al compimento finale. A quanto mi pare di capire, poco, della politica e della rappresentanza dovrebbero essere i partiti, i movimenti, le liste o quant’altro a scegliere da chi essere rappresentati e per fare cosa e non viceversa…

    I numeri ovvero l’impietosa freddezza dei dati.
    La lista ACP decide, sul percorso decisionale ci sarebbe molto da dire magari in un’altra occasione, di partecipare alle primarie con l’UDC e Paola riporta, se non sbaglio, 606 voti. Al primo turno delle elezioni comunali la lista ACP riporta 494 (quatrocentonovantaquattro) voti perdendo secchi secchi 112 voti, circa il 20 per cento. Vorrà dire qualcosa? Essendo un caso veramente singolare, quello di una lista che prende alle elezioni meno che alle primarie, forse andrebbe studiato. Il messaggio di critica e dissenso sembrerebbe piuttosto forte….magari gli elettori o potenziali tali non hanno gradito alcune scelte oppure non volevano votare per un candidato dell’UDC…o altra lettura che però non può cambiare i numeri. Nello stesso percorso il PD passa da circa 600 a circa 900…altra bella batosta sulla quale qualcuno dovrebbe interrogarsi (se ne avesse voglia) ma almeno non perde voti.

    La responsabilità ovvero il rapporto tra memoria e futuro.
    Le tesi su cosa non abbia funzionato sono molteplici e spesso discordanti (gli elettori non hanno capito, la politica clientelare….) come anche discordanti possono essere le valutazioni su alcune scelte (giuste e coraggiose per alcuni, assolutamente scellerate e catastrofiche per altri) ma un punto è patrimonio comune: la sconfitta. E quindi? possibile che il “partito dei consiglieri” non prenda minimamente atto, non tragga nessuna conseguenza dall’esito delle proprie scelte e delle proprie strategie? Nessuno che si assuma la responsabilità di avere scelto strade che hanno portato al baratro? Non c’è futuro senza memoria e nessuna cosa grande può essere costruita senza passare per il lavacro dell’assunzione di responsabilità.

    Germano Di Francesco

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  11. Caro Germano, non è oggi il giorno di risposte su tutti i temi che tocchi (ma solo perché fra poche ore ci sarà un consiglio difficile). Su uno però è urgente replicare, perché per quanto mi riguarda, ben consapevole (o speranzosa!) che non fosse questo il tuo intento, la cosa mi offende, semplicemente. Tu basi tutto il tuo ragionamento su un postulato: il partito dei consiglieri. Ebbene non è mai esistito. Se lo pensi, vuol dire che ritieni la sottoscritta persona disonesta intellettualmente (come spero che non sia così che pensi! mi hai conosciuta, come è possibile?) ma invece permettimi di dire che ti sbagli. Ti sbagli Germano, o la cosa non è contemplata sotto questo cielo? Un partito dei consiglieri non è mai esistito. Ci sono stati semmai 7 consiglieri che hanno lavorato a fianco a fianco per 5 anni ed elaborato un'idea di città, piano piano, nelle cose. Noi di ACp l'abbiamo SEMPPRE CONDIVISA. Tutto quello che si faceva o si diceva nelle riunioni di minoranza è stato sempre riportato nelle riunioni di ACP, tutto e pari pari. SE il percorso sembrava così brutto, allora bisognava dirlo subito. Non è mai esistito un partito di consiglieri, ma solo consiglieri che ad un certo punto hanno fatto una proposta di alleanza. In ACP si è discusso a lungo, non si è tralasciato nessuno aspetto e TUTTI hanno avuto largo spazio per convincere delle proprie opinioni gli altri. Alcuni ci sono riusciti, altri no. Si chiama democrazia e ha i suoi costi, per esempio perdere.
    L'assunzione della responsabilità ce la siamo presa.E altri lo hanno fatto?
    Paola Rocchi

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  12. C'è una cosa che ora, fra le tante, mi dispiace, e cioé quella di non aver fatto mai dei verbali delle riunioni di ACP, numerose e, nei 5 anni, poco partecipate, nonostante gli sforzi (l'unica forza politca a fare assemblee periodiche, a tenere un blog). Da quei verbali oggi emergerebbero molte cose, tra cui i nomi di quelli che partecipavano, e c'erano, e di quelli che invece no, non partecipavano e non c'erano.
    P.R.

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    1. Cara Paola,
      mi dispiace, stavolta sei in torto,in torto marcio.
      Il fatto di non aver mai fatto dei verbali credimi può solo e che farti giovamento.
      Perchè se andassimo a ricordarci tutte le riunioni che abbiamo fatto (cito ovviamente quelle,parecchie,alle quali ho partecipato) dovrei ricordarmi di quelle serate tristi ed avvilenti di quando ci raccontavi che il tuo ultimo candidado a sindaco non era più disposto ad accoglere Elisabetta, all'indomani dell'importantissima riunione dei consiglieri di opposizione sull'urbanistica,in particolare sui Piani Integrati e sui vincoli da mettere sul Piano Casa (ce la ricordiamo la letterina dell'UDC inviata a tutti i partiti?).
      Oppure di quando ci mettevi al corrente della decisione di voi consiglieri comunali di opposizione di dover dettare l'agenda: la politica la decidono i consiglieri,punto! (ovvio in quell'occasione non eri tu e nemmeno stefano gli imputati ma gli altri tuoi compagni di opposizione).
      Oppure dovremmo ricordrci della faidica riunione nella sede di ACP per decidere il dentro/fuori dalle primarie, con la tua premessa:
      "quì stasera decidiamo se partecipare o no alle primarie ma sappiate bene che se decidiamo di non partecipare io partecipo comunque, anche da sola"...
      Queste cara Paola sono state le tue parole e ce le ricordiamo tutti, chi votò a favore e chi contro.
      Questi, ad un certo punto, sono stati i tuoi/vostri metodi democratici di scegliere/decidere la linea.
      Tutto lecito,tutto democratico,tutto legittimo, ma questi metodi possono andar bene se poi ottieni i risultati per i quali hai deciso di distruggere un percorso di 8 anni (parto ovviamente dal "tavolo del lunedì).
      Nel momento della sconfitta, e sonora, non puoi che prender atto della stessa e semplicemente chiedere scusa, scusa a tutti quei cittadini che ti hanno creduta e sostenuta e che semplicemente hai cacciato.
      A tutti quei cittadini che,come me e la mia famiglia, si sono rifiutati di sostenerti un altra volta.
      Non siete stati in grado neanche di confermare i voti delle primarie.
      Fatevi una domanda e datevi una risposta.
      Vi ho risposto perchè secondo me stavolta "avete pisciato fuori dal vaso" (perdonatemi il francesismo).
      Ora ti aspettano 5 anni di opposizione, ti faccio i migliori auguri, sinceri, sperando che tra 5 anni non si ricrei "un nuovo partito dei consiglieri di opposizione".

      A presto

      Giulio D'Angelo


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    2. Caro Giulio, invece i verbali ci vorrebbero eccome, perché quello che racconti mi risulta come una ricostruzione tua, che non corrisponde affatto alla realtà come io ce l'ho ben presente, a partire dalla frase che mi metti in bocca e che io non ho mai pronunciato. Purtroppo la memoria fa così: stravolge. Ma nel caso della frase che citi, non è possibile che tu abbia ragione e io torto, perché mai mi è venuto in testa di andare "da sola" da nessunissima parte. E' ridicolo e offensivo, considerando il fatto che io, semmai, volevo uscire dalla politica, ed ora so anche il perché, perché la condizione era quella di chi cammina nel deserto, e con poca gente vicino. Adesso il paradosso è proprio questo: abbiamo perso, e c'è molta più gente, vicino. Abbiamo perso, ma io non credo che 500 persone meritino questo continuo livore, questo dito puntano solo su di noi. Credo che le 273 persone che mi hanno votata, non meritano che la loro fiducia in una persona sia così presa di mira, così insultata, con un sentimento che non è quello di chi dice: "qui si è fatto un errore". E' il sentimento di chi vuole colpire duro. Complimenti Giulio, usciremo tutti più felici quando, politicamente parlando, avremo distrutto Rocchi. Ah, che grande soddisfazione. E che soddisfazione farlo così, pubblicamente, senza mai un chiarimento personale. Ti piace così, Giulio?
      A parte questo, ACP ha preso 1700 voti, quando di liste ce n'erano 5, nel 2008; ne ha presi circa 500 ma quando di liste ce n'erano 20! nel 2013. Un po' differente, non trovi?
      A parte questo, colpisci pure se vuoi.
      CHi perde le elezioni, ma entra pur sempre in un consiglio, ha diversi doveri, e uno è quello di non tradire comunque la fiducia di chi il suo voto lo ha dato, di non rinnegare le ragioni che comunque sono state votate, da una minoranza, ma votate. Così, io credo di dover dare tutto il mio impegno per tutti quelli che ci hanno votato. E anche per chi non ci ha votato, ma che ora ci chiede delle cose, ci presenta delle istanze. Personalmente farò di tutto per dare risposte. Poi, a metà mandato, lascerò il mio posto a Stefano. Magari lui sarà più bravo di me. Mi permetto solo un consiglio: non perdete tempo a distruggere Rocchi, politicamente parlando. Ci sono cose più importanti e urgenti, no?

      Paola Rocchi

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    3. Quì non ti sta distruggendo nessuno,cara Paola,
      se però presenti un analisi del voto che non sta nè in cielo nè in terra, facendo ricostruzioni che non rispecchiano la realtà,menchemeno la matematica, la minima cosa che puoi aspettarti è che qualcuno ti risponda.
      Sento chiacchiere quotidiane vostre e di vostri alleati riguardo i nostri pseudo festeggiamenti alla vittoria di Bacheca.
      State vedendo fantasmi, vi stanno venendo le fobie.
      Io più che consigliarvi un bell'analista non potrei fare.
      Fatti un bell'esame di coscienza,un bagno d'umiltà e forse capirai la montagna di erri che hai ed avete commesso.
      A noi,come al solito, ricomporre i cocci.
      Boa sorge!

      Giulio D'Angelo

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  13. Vorrei fare solo alcune considerazioni.
    L'attuale Sindaco rappresenta l'espressione di un cittadino su tre: c'è da chiedersi gli altri due cosa abbiano fatto per cercarne l'alternativa.
    Il "Partito dei Consiglieri" - come qualcuno ha definito la Coalizione - ha avuto, tra le file, per l'appunto quei Consiglieri che per 5 anni hanno lottato contro la vecchia Amministrazione, mentre qualcun'altro se ne stava rinchiuso nel suo "eremo". Non ha pagato - è vero - ma se si ricordano gli esiti delle comunali del 2008, ben 6500 votanti avevano detto no a colui il quale sarebbe poi diventato Sindaco. Ovviamente, in questo caso "la somma (delle tre liste) non avrebbe fatto il totale (della Coalizione)". Era stata, però, un'espressione chiara dei cittadini.
    Ognuno è libero di pensarla come vuole su Massimiliano Fronti, ma vorrei solo dire che non occorre essere figlio di costruttore per avere un costruttore dietro le spalle. Riflettiamoci bene, se davvero conosciamo la storia di Santa Marinella.
    Il potere esercitato crea consensi - è notorio - perchè poi l'interesse personale predomina su quello collettivo. E' così da sempre, qualsiasi schieramento stia nella "stanza dei bottoni".
    In cuor mio, spero che prevalga il buon senso e si riesca a comprendere, al di là dei personalismi, contro chi necessita combattere (in senso politico, è chiaro) realmente.
    La sinistra lasci la filosofia ai filosofi e scenda tra la gente.
    In bocca al lupo, Paola. Io, insieme a tanti altri, ti seguiremo e sosterremo.

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  14. Caro Anonimo
    che la lista ACP non fosse di sinistra e' noto a tutti soprattutto per le ultime scelte fatte ma che si additi la sinistra come quella che fa filosofia non solo e' un errore politico ma anche storico. Chi tra voi ha studiato e,visto che lo sottolineate sempre credo che siate in molti,sa come e' nata la sinistra ,chi rappresenta e soprattutto perche' oggi e' in crisi. Siamo in crisi perche' la societa' attuale e' pragmatica e cinica e nessuno sogna piu'un momdo migliore dove ci sia serieta' e coerenza.Io sono uno di quelli che ha votato Germano alle ultime elezioni e glielo dico ora perche' non mi ha chiesto il voto ma, sentendolo parlare e soprattutto sapendo chi e' e cosa fa mi sembra una delle persone piu' coerenti e intellettualmente oneste che abbia mai conosciuto e forse e' anche uno di quelli che se pensa di aver sbagliato lo ammette e' anche l'unico,su questo blog, che ha tentato un'analisi, seppur minimale, del voto.Non si tratta di cercare consenso o seguaci perche' anche Berlusca ne ha molti ma si tratta di creare una SINISTRA alternativa e democratica che fondi il consenso sulle idee e su programmi e non sulle persone.Non sara' vero del partito dei consiglieri ma la percezione dai fatti e dalle parole e' questa.
    So benissimo chi sia la forza da contrastare,su ogni terreno e con tutte le nergie possibili, ma nessuno della vostra lista ha mai pensato che con le scelte operate gli avete consegnato la citta' su un piatto d'argento?

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    1. Non siamo stati gli unici a farlo, Roberto. A quanto pare siamo però gli unici ad essere accusati di averlo fatto. L'autocritica è richiesta solo a noi, e questo, francamente, mi sembra ridicolo. Noi un'analisi l'abbiamo fatta, alle nostre conclusioni siamo giunti, i nostri dispiaceri li abbiamo avuti ed accettati, eppure siamo ancora qua, a darti la possibilità di capire ed esprimerti, a promettere l'impegno di chi non vuole fa errori, consapevoli che l'impegno profuso in 5 anni non conta niente e non interessa a nessuno. Una lezione da imparare per tutti. MA sembra che tutti sappiano già tutto, tranne ACP, ovviamente. Un capro espiatorio è sempre utile, nelle sconfitte.

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    2. Caro Roberto, vedi, la spasmodica necessità di affibbiare a tutti i costi un'etichetta (sinistra, destra, centro) è tipica di chi esige quasi una schedatura per consentire ad un qualunque cittadino di sostenere una forza politica. Io, non avendo alcuna tessera, ho idee che collimano con quelle di ACP: per questo l'appoggio (nel mio piccolo, s'intende). Gli altri esercitano il potere e noi stiamo ancora a sentenziare. O meglio: ACP ha analizzato il voto riconoscendo, con molta onestà intellettuale, errori commessi, impegnandosi a non ripetersi. Qulacun'altro, invece, analizza il voto addossando unicamente la responsabilità ad altri (meglio ancora, ad ACP). Se serve a stare in pace con la propria coscienza, questo è un ottimo metodo.
      In quanto agli errori politico e storico, ce ne sarebbe da dire. Sintetizzo. Se vogliamo, l'errore del primo tipo - negli ultimi tempi - è stato non aver compreso, da parte della sinistra, che la gente voleva un cambiamento nello scenario politico: sì alla politica e no a questi politici, doveva essere il motto. Sappiamo com'è andata a finire, con l'avvento di Grillo & Company.
      Sono a conoscenza delle origini della sinistra: proprio per questo dico che "questa" sinistra non ha niente a vedere con "quella"! "Quella" non si sarebbe sognata di spaccarsi per darla vinta alla controparte: "questa" lo ha fatto. "Quella" non avrebbe coltivato la cultura dei personalismi, "questa" lo ha fatto.
      Un'ultima cosa: la percezione del cosiddetto "partito dei Consiglieri" è solo di chi non ha partecipato ai Consigli comunali e non li ha visti "combattere". Io li ho visti.
      Dimenticavo: non ho fatto in tempo ad inserire il nome in luogo di Anonimo.

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  15. Gentile Signor Pietro,
    tra gli errori che ACP ha compiuto nella campagna elettorale,c'è senz'altro quello di non aver saputo comunicare le ragioni delle proprie scelte. Siccome Lei fa riferimento a questo aspetto Le sarei grata se ci aiutasse a capire di più. Anche in riferimento alla capacità dell'attuale sindaco di saper parlare alla gente meglio di quanto noi non abbiamo saputo fare. Secondo lei ha detto quello che la "gente" vuole sentirsi dire? (e che cosa precisamente?). Noi abbiamo parlato di onestà e trasparenza, di un progetto di città che ci sembrava "bellissimo", di 9 delibere (un parco a Castesecco, un'estate culturale come da anni non vediamo in questa città, di un piano regolatore che avrebbe ridisegnato S. Marinella...).
    Secondo Lei, che cosa è mancato?
    Comincio a sospettare che invece sia stata proprio la paura di cambiare davvero che abbia fatto la sua parte.
    La prego di non rispondere semplicemente con il nome di Massimiliano Fronti, perchè accanto a quel nome c'erano altre persone e soprattutto un progetto di città. Perchè questo progetto non è "arrivato"? Aspetto la sua risposta, Clelia Di Liello

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    1. Gentile Clelia, il mio vuole essere un contributo all'analisi da chi ha sostenuto l'ACP. Scrivo come anonimo non per gettare il sasso e nascondere la mano ma perchè in generale non mi piace lasciare info personali su internet. Comunque sono iscritto alla mailing list e di pietro non credo ce ne siano tanti, possiamo sentirci via mail ed anche di persona se vuole. Riguardo alla mia analisi, il problema non sono state le idee ne le persone di ACP, ma il fatto che queste non siano arrivate alla gente. Per contro Bacheca non lo conosco di persona ma il suo successo va riconosciuto e possibilmente capito ! La sua amministrazione nei primi 5 anni non credo sia stato il punto di forza. Dal di fuori e con qualche chiacchiera da bar mi son fatto l’idea che il suo punto forte sia stato parlare con la gente .. questa è l’idea che mi son fatto e che volevo condividere, non è detto che sia giusta.
      Pietro

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    2. A proposito dei politici che "parlano" con la gente", giro qui un'interessante e recente riflessione di un amico: "Non vincono le elezioni quelli che protestano, ma quelli che gestiscono"

      (Gestiscono cosa? il potere, i bilanci degli enti, gli appalti, le convenzioni, i posti di lavoro diretti o indiretti, i patrocini, ecc.ecc.)

      un saluto
      P.R.

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    3. Sicuro che è cosi, come detto molti di noi si vendono per interessi personali e molti politici ne approfittano. Di sicuro sia Bacheca che Fronti hanno uno zoccolo duro di elettorato che ragiona cosi; ma limitarci a questo per spiegare la vittoria di Bacheca lo vedo come un errore di sottovalutazione dell’avversario.
      Ciao
      Pietro

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    4. Provo ad aggiungere altre due idee ..
      Di sicuro parlare male del nemico non ha mai pagato e qualche volta in campagna elettorale ci si casca. (questo blog è pieno solo di cose che Bacheca ha sbagliato).
      A volte la gente non ha bisogno di grandi progetti ma solo di essere ascoltata. Il solo ascolto può farci guadagnare la fiducia più di qualsiasi splendido intento.
      Questa è una cosa mia molto personale, confusa e forse utopistica: oggi si esalta a tutti i livelli quello che non va, l'errore, il male; ciò mi lascia una sensazione di dover sopravvivere nei problemi e magari mi spinge ad essere anche timoroso al cambiamento. Se cambiassimo ottica, esaltando ciò che funziona, (anche nell'avversario o nel partito concorrente), se provassimo ad innescare una competizione nel miglioramento in cui forze opposte siano in grado di dare il meglio anche collaborando e riconoscendo i meriti dell’avversario .. forse andrei a votare meno nauseato persone che mi danno speranza di miglioramento. (detto ciò il governo Letta a me non piace proprio). In Italia i buoni esempi ci sono ma perché non fanno notizia come i cattivi esempi ? oggi ad essere felici si fatica, paesi più poveri di noi sembrano più felici .. forse sbagliamo il punto di vista.
      Pietro

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    5. p.s. aggiungo la firma al post appena scritto.

      Paola Rocchi

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  16. ...a proposito del piatto d'argento...

    Oltre alle considerazioni già evidenziate tra i commenti, aggiungo solo alcuni numeri sulle primarie ed elezioni per rispondere alle due osservazioni che ho sentito dire per la maggiore:

    - Condidato Sindaco sbagliato

    Primarie: tre (dico) tre possibili candidati, risultati:

    Massimiliano Fronti: 1366
    Andrea Bianchi: 636
    Paola Rocchi: 603

    I risultati con la SINISTRA UNITA(considero i risultati delle elezioni):

    Massimiliano Fronti: 1366
    Andrea Bianchi: 636 + Sinistra = 636+808= 1444
    Paola Rocchi: 603 + Sinistra = 603+808= 1411

    Quale sarebbe stato il Candidato Sindaco ?

    - Coalizione: scelta sbagliata

    Risultati elezioni:
    ACP: 494 voti + PD: 874 voti + Sinistra: 808 = 2176 voti

    Ballottaggio i risultati:
    Fronti: 3749
    Bacheca:4745

    Margine per vincere ? Se vi fosse stato un accordo con la Sinistra e M5S:
    Coalizione + Sinistra + M5S= 3345+808+613= 4766 voti...

    ...e l'astensione ? 6371...

    Credo che sia molto semplice è sbrigativo puntare sulla Lista ACP come colpevole, con le sue scelte (solo di ACP ?), di aver consegnato sul piatto d'argento le chiavi della città al centro destra... è bene farsi autocritica tutti, ognuno di noi ha la responsabilità su quello che è accaduto.....Per il futuro, per me, dobbiamo evitare per l'ennesima volta di compiere tali errori (divisoni...) e apertura al dialogo con tutti.
    Salvatore






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    1. La responsabilità della vittoria di Bacheca dobbiamo prendercela tutti, io per primo.
      Le responsabilità per non esser andati tutti assieme invece aimè se le devono assumere 5-6 persone.
      La storia dei fatti non si cancella.
      A presto

      Giulio

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  17. Facciamo calmare le acque e poi tiriamo le conclusioni, facciamo decantare le ragioni di tutti e poi cerchiamo la ragione politica per arrivare alle prossime elezioni in modo differente.
    Ognuno per la sua parte si prenda le proprie colpe e le elabori, arroganza, ricatto, incapacità di trovare una via di mezzo, incapacità di convincere che le strade erano altre, nuovo tipo di elezioni, mancato ascolto di una città che ci parlava in un’atra lingua, tempi errati delle decisioni e ne potremmo mettere altre mille, V’invito però a partire tutti dal fatto che la proposta politica offerta non è piaciuta alla cittadinanza e non perché la cittadina è ignorante, e lontana, si vende per due soldi, non è in grado di capire ma solo perche non siamo stati in grado di comunicare ….
    Io le mie colpe, me le prendo tutte e sono tante, ma l’errore che non voglio fare è quello di pensare che questa città si meriti amministratori incapaci.
    Emanuele Piendibene

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    1. Grazie Emanuele per queste parole, che condivido, praticamente tutte. Abbiamo fatto evidentemente degli errori e/o non siamo stati in grado di spiegare le nostre ragioni. Chi ci ha votato però ora chiede rispetto per le ragioni del voto e fiducia, chiede che facciamo di tutto, che ci impegniamo a fondo e che possiamo preparare l'alternativa. Ho già dichiarato in Consiglio che sono pronta a dimettermi a metà mandato, se Stefano lo vorrà, se ACP lo riterrà utile. A quel punto diverrò una persona delle tante che possono dare un contributo, se richiesto. A Santa Marinella c'è bisogno di fare "MILITANZA", tanta. Di stare con le persone e i loro problemi, di spiegare e raccontare. Mai nessun consigliere può fare questo, oltre agli altri suoi compiti. Io, per quello che posso, mi metto a vostra disposizione, nel ruolo di Consigliere, fino a che durerà. Poi vedremo.
      Grazie ancora Emanuele per queste parole, a presto risentirci.
      Paola Rocchi

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  18. Egregia Signora Rocchi,
    anche in questo suo ultimo pezzo sono individuabili con chiarezza adamantina suoi reiterati stilemi e lessemi,che attraversano sempre ogni suo ordito,ma è l'assunto ad essere peregrino:la colpa è sempre d'altrui ( Senatores boni viri,Senatus mala bestia ),i cittadini beoti che non comprendono etc etc...Cose queste che le vengono a concio dietro qualsivoglia argomentazione soteriologica del suo pensare.Ricordi il Fame coacta vulpes... et de hoc satis.Il tutto dicasi anche per la sua poco sceverante corrispondente.

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    1. Di molto sbagliato, Professore. Si vede che qualcosa le offusca la vista, ormai, e l'acutezza delle sue interpretazioni ora è perduta. Forse è perché da molto Lei non alberga più tra i vivi. Non riconosce neppure più l'idioletto, e scambia le mie scritture con quelle di altri, non riconosce neppure quelle a più mani? Che fine, Professore.

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  19. Quale malanimo nella sua puntuale precisazione,Signora!Mi creda:absit iniuria verbis.

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  20. Scusate se "abbasso" il livello dello scambio, mi limiterò a semplici considerazioni, le uniche che sono in grado di fare.
    Mi rivolgo principalmente alle persone di PRC che su questo post hanno scritto i loro commenti e punti di vista. Ho il privilegio e l'onore di essere amica di Germano e sulle sue tre affermazioni, avremo modo in altra sede di confrontarci.
    La lista ACP ha fatto una scelta democraticamente votata.
    La lista ACP è sempre stata consapevole che la scelta della Coalizione avrebbe significato una netta riduzione del consenso (per ACP): 5 anni fa Massimiliano Fronti era il nostro avversario e avevamo fatto una campagna anche contro di lui. I 1700 voti del 2008 erano voti di opinione e NON di partito, erano voti "avversi" a Massimiliano Fronti. All'epoca la lista ha rappresentato il voto di protesta e all'epoca non c'era il M5S. Ovviamente nella scelta della Coalizione tutto questo non poteva coesistere, ne eravamo pienamente coscienti e consapevoli.
    A gennaio molte persone ci hanno detto apertamente che sarebbero venuti a votare per Paola Rocchi alle primarie, ma che se lei non avesse vinto le primarie, non ci avrebbero votato alle amministrative.
    La riduzione a un terzo dei voti forse non ce l'aspettavamo, ma un netto dimezzamento, si, ce lo aspettavamo.
    Perchè abbiamo comunque perseguito una strada penalizzante per la lista ACP?
    Perchè abbiamo fortemente creduto nel progetto condiviso con gli alleati, perchè siamo convinti che Massimiliano Fronti sarebbe stato un ottimo sindaco per Santa Marinella,
    perchè non hanno prevalso gli individualismi di lista, delle singole persone di Paola o Stefano.
    Ha invece prevalso l'obiettivo del bene comune.
    La lista ha preso 494 voti, ma la nostra Coalizione ha preso 3300 voti al primo turno e 3700 al ballottaggio.
    Il nostro progetto aveva un senso e i fatti hanno dimostrato che era l'unica vera alternativa a Bacheca.
    Noi abbiamo lavorato per portare il nostro progetto, le 9 delibere e la nostra squadra al governo della città. Non ci siamo riusciti ma almeno ci abbiamo provato.
    Voi avete sostenuto Barbazza e non Germano Di Francesco, che secondo me sarebbe stato la vera novità della sinistra. I 77 voti che ha preso Germano non gli rendono giustizia.
    Perchè lo avete fatto?
    Perchè c'è stata anche da voi una votazione democratica. E giustamente avete accettato la decisione della maggioranza. Così come noi abbiamo accettato il risultato delle primarie e con lealtà, convinzione e con stima reciproca abbiamo lavorato per Massimiliano Fronti.

    I punti di vista sono tanti e tanto diversi, vanno tutti rispettati senza scadere in un confronto offensivo.
    Sabina Scocco

    p.s.
    A proposito della connotazione iniziale della lista ACP ricordo che nel 2008 nella lista si candidarono le persone del pentagono, ovvero persone di destra che avevano condiviso il nostro progetto. Ricordo benissimo che fu proprio questa natura “trasversale” della lista che fece rinascere in me l’interesse e la passione per la politica. La riporto solo come testimonianza di una persona qualunque, quale sono.

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    1. Vedi cara Sabina,
      quì non si mette in discussione il percorso democratico o meno della lista un altra città è possibile, ci mancherebbe altro, e nemmeno il progetto della Coalizione e del vostro candidato sindaco;
      io sono dell'opinione che Massimiliano Fronti sarebbe stato un sindaco di gran lunga più competente ed innovativo rispetto a Bachecca, che di innovativo non ha nemmeno il cellulare.
      Purtroppo però non è un personaggio che tira, tant'è che è stato sconfitto per la seconda volta.
      Sulle motivazioni per le quali non tira si potrebbe aprire una discussione ma credo sia abbastanza inutile ora ed in questa sede.
      Il punto risiede (almeno per me) in un altro concetto:
      abbiamo perso una occasione (come anche la coalizione che ha sostenuto Barbazza) per esprimere una candidatura veramente alternativa, che per le sue caratteristiche professionali,politiche,morali ed umane avrebbe e di molto messo in difficoltà la riconferma di Bacheca.
      Questo l'ho nsostenuto ampiamente un anno fa e lo continuo a ribadire.
      Ecco perchè giudico ampiamente fallimentare il percorso della lista un altra città è possibile intrapreso in quelle primarie svolte in quella maniera e con quei contendenti.
      A mio avviso stavolta con la candidatura di un sindaco "alternativo" agli schemi politici tradizionali e proveniente da un percorso più "civico", come Stefano Massera in particolare o anche Germano Di Francesco, avremmo conquistato il governo della città.
      Di questo ne sono straconvinto.
      Quindi su questo si basa la mia critica.
      Poi c'è stato tutto il trascorso che conosciamo tutti e che per forza di cose ha prodotto lacerazioni,qualcuna anche personale.
      Si poteva e si doveva tentare questa strada, ed invece troppo presto e troppo facilmente si è permesso lo svlogersi di quelle primarie.
      Di pregiudizio, almeno da parte mia c'è stato zero (0).
      Forse troppe volte si usa il pregiudizio per giustificare o nascondere motivazioni o convinzioni che ci hanno condotto sul fondo di un burrone.
      Come anche le operazioni che portano molti di voi a sostenere che noi, il PRC in particolare, avrebbe brindato alla vittoria di Bacheca.
      Pensate un pò che roba: un partito comunista che brinda alla vittoria dei fascisti.
      Vi potremmo obiettare chiedentovi cosa ha fatto Tidei, se ha brindato oppure no: anche su questo potremmo aprire un dibattito, ma anche questo credo non sia utile ora ed in questa sede.
      Tutti quanti noi (parlo per la lista sinistra unita che ha sostenuto Barbazza sindaco) ci siamo lasciati con l'obiettivo di ritrovarci all'indomani del ballottaggio.
      Ciò è avvenuto in un paio di occasioni.
      Un gruppo di persone c'è ed ha voglia di ricomporre i cocci della "sinistra" santamarinellese.
      Noi ripartiamo da quì, dalle nostre convinzioni e dalla nostra buona parte di errori e di responsabilità di aver fatto rivincere Bacheca.
      Ma il più grande rammarico rimane quello di non esser stati in grado di far capire alla lista un altra città è possibile che si stava compiendo un errore madornale, che purtroppo si è compiuto definitivamente con la sconfitta sonora.
      Purtroppo è andata così, amen.
      Vediamo di non perseverare. (errare è umano perseverare è diabolico)
      Con stima ed affetto, spero di ricontrarci presto

      Giulio D'Angelo - PRC

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    2. faccio un appunto: il motivo per cui citiamo "solo" la lista un altra città è possibile" è perchè la riteniamo l'unico soggetto costituito con il quale poter ri-accennare un dialogo,un interlocuzione.
      Ovviamente a differenza del PD che .... no comment....
      A presto

      Giulio D'Angelo - PRC

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    3. Caro Giulio, non posso non intervenire sulla ricostruzione degli ultimi mesi perché anch’io avrei una diversa versione dei fatti.
      La mia versione: nel settembre scorso Paola Rocchi non intendeva più candidarsi e, per questo motivo, si era fatto il nome di Stefano Massera. Non me ne voglia Stefano, ma a settembre il suo nome che oggi riscuote molto successo, non sembrava convincente. Più di una volta P. R. è stata sollecitata a ripresentarsi perché più trascinante e meglio conosciuta finchè Paola stessa ha acconsentito.
      Non ricordo che P. R. abbia mai detto che alle primarie sarebbe comunque andata, anche da sola; ha sempre sostenuto che quella strada (di coalizione) le sembrava l’unica in grado di rovesciare il governo Bacheca, questo sì (al ballottaggio, 3700 cittadini hanno votato per quella scelta e non mi sembrano pochi). Di fronte alla proposta di Barbazza di sinistra unita, ricordo che P. R. disse che se la lista fosse voluta andare in quella direzione e se si fosse trovato un candidato intenzionato a seguire quella strada, lei avrebbe fatto un passo indietro. Un altro, non lei a rappresentare una scelta di cui non era convinta.
      Quel nome non è uscito fuori. La candidatura di Germano nella lista di PRC è successiva alle primarie e non precedente. Stefano Massera era sulle stesse posizioni di P.R.
      Ricordo chiaramente le parole di Paola (che c’entro io con Barbazza?). Ed obiettivamente, io – che ero presente – sostenevo la stessa cosa (che c’entra Paola con Barbazza?)
      Non è una questione di giudizio sulla persona, ma di storia politica; Paola aveva seduto per 5 anni all’opposizione e portato avanti istanze che tutti noi abbiamo condiviso ed aveva acquisito una grande fiducia tra i cittadini. Sembrava a tutti il candidato giusto, ma purtroppo non è stato il candidato vincente alle primarie.
      Ciò che più mi rammarica in queste ricostruzioni non è la divergenza dell’una con l’altra (i punti di vista possono essere davvero tanti), ma il fatto che solo quella di Paola Rocchi sarebbe da considerarsi falsa e tendenziosa.
      Ricordo inoltre che Paola Rocchi non ha scelto da sola ma con il sostegno di un gruppo numeroso di chi si riconosceva in ACP. Ricordo inoltre che questo gruppo di sostenitori attivi sia nel frattempo cresciuto sebbene la lista abbia perso voti (ma non ritorno sull’ottima ricostruzione di Sabina)
      Tu sostieni che la responsabilità più grossa è di ACP e di Paola Rocchi, io potrei dire che invece è di chi al ballottaggio avrebbe potuto votare il candidato ai suoi occhi “meno peggio” e che invece si è astenuto. O che ha votato Bacheca. Bacheca ha vinto per 1000 voti in più: bastava portare da questa parte il numero di 501 voti per vincere le elezioni , ma si è preferito dichiarare l’”equidistanza”.
      Nessuno di voi ha votato Bacheca? Ti assicuro che qualcuno mi ha manifestato esplicitamente questa intenzione, poi non so se l’abbia o no portata a termine.
      Come vedi ci sono tante cose che fanno male a voi e altrettanto che fanno male a noi. Forse – oggi, a conti fatti - dovremmo cominciare a dire che ognuno ha seguito la strada che riteneva più giusta.
      Peccato che così facendo abbiamo perso le elezioni.
      P. s.: e dire che il programma della Coalizione era davvero “bello”, e le 9 delibere mi sembrano oggi un sogno. Ma nessuno ne ha mai voluto parlare!

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    4. Cara Clelia,
      di ricostruzioni ne potremmo fare a decine, ognuno di noi potrebbe riportare la sua.
      Lasciamo perdere, passiamo avanti.
      Ti rispondo solo ad una considerazione che tu fai, e non solo tu purtroppo, quella riguardo al fatto che noi avremmo non solo festeggiato alla vittoria di Bacheca ma lo avremmo addirittura votato.
      E' evidente che si tratta di falsità, chiacchiere da bar mandate deliberatamente in giro per provare a screditare l'operato di chi coerentemente ha deciso di non partecipare al gioco delle primarie ed al progetto de "la coalizione".
      Non sto quì a spiegarti di nuovo del clamoroso errore di calcolo che fai nella tua analisi, forse perhè il tuo forte è la filosofia e la storia, perchè anche un bambino di 8 anni capirebbe che anche sommando i voti della lista "sinistra unita" (ossia della "sinistra") ne mancherebbero sempre oltre 200.
      Detto questo se volete continuare a prendervi in giro per evitare di assumervi le responsabilità della sconfitta (che sono solo e soltanto vostre), fatelo pure.
      Il nostro compito (quello della "pseuda sinistra santamarinellese" o di quello che ne rimane) è quello di ricomporsi.
      Il tempo c'è, vediamo se riusciamo a ritrovare stimoli e voglia.
      Ricordo qualcuno che al termine di una assemblea di fine maggio disse che non era più disposta più mettersi a tavolino con la sinistra se,non votando Fronti, avrebbe fatto ri-vincere Bacheca.
      Ovviamente riferendosi al PRC.
      Bene questo, a vostra detta, è accaduto.
      Quindi spiegateci bene cosa volete fare per il futuro almeno ci risparmiamo inutili sforzi e fatiche.
      A presto

      Giulio D'Angelo

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  21. Vi vedo da giorni impegnati in una discussione abbastanza sterile su eventi significativi,ma di portata localistica,quando per questo nostro sciagurato paese si sta preparando,con la complicità dei bandidelli dei dirigenti nazionali del PD,la distruzione della democrazia parlamentare a vantaggio di un sistema reazionario di tipo presidenzialistico.Vi invito allora caldamente a costituire un COMITATO DI DIFESA DELL'ORDINE REPUBBLICANO che cominci a intervenire sul territorio nella prosprttiva di un possibile referendum.Grazie

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  22. “Ca change quoi”, letteralmente Cosa cambia, senza punto interrogativo (il che fa di una domanda una constatazione), ha il valore di un’evidenza negata, e per questo messa ancora più in evidenza; è un interrogativo che contiene già una risposta: non cambia nulla. Non cambia nulla da molto tempo in Italia. Dai tempi del fascismo. E da quando una fragile democrazia si è insediata dopo la Seconda guerra mondiale. Abbiamo avuto episodi che fanno capire quanto questa democrazia non fosse che apparente. Ciò che è successo nell’estate del 2001 a Genova durante l’incontro del G8 ha fatto cadere la maschera della ‘democrazia’ italiana. I sinistri fatti accaduti dal 19 al 22 luglio, guardati a posteriori, assumono un significato che non fu compreso da tutti all’epoca. Oggi, dopo le leggi promulgate negli ultimi anni da Berlusconi, che hanno ridotto l’Italia a un regime monocratico, a un sultanato con un parlamento su misura, quei quattro giorni nel corso dei quali vennero sospese tutte le garanzie costituzionali come durante un colpo di stato acquistano un significato innegabile: si trattò dell’esperimento ‘scientifico’ di un eventuale regime di polizia, vale a dire di ciò che il governo italiano può ormai mettere in atto nel caso altre manifestazioni avessero luogo. Si è trattato di una prova generale. Torture, abusi, violenze di ogni genere su cittadini senza possibilità di difesa: è quanto è successo all’oscuro di tutti, con una sospensione totale della Costituzione e delle regole della democrazia. L’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi non è stato solo in tutto questo, c’erano anche il ministro degli Interni e il presidente della Repubblica dell’epoca, Carlo Azeglio Ciampi, che per la prima volta in Italia si è presentato in televisione in compagnia dell’allora Presidente del Consiglio per ‘rassicurare’ gli italiani, mischiando così lo Stato a un governo, le istituzioni della Repubblica ad un’amministrazione governativa. Forse il presidente non era al corrente di quanto era accaduto? Ciò non diminuisce la sua responsabilità. Di questo grave momento storico che ha già segnato la fine della democrazia italiana molto prima che le tardive sibille di ciò che resta della stampa detta indipendente si allarmassero, la letteratura si è fatta testimone, in primo luogo con un libro di Roberto Ferrucci … in Cosa cambia il testo racconta la realtà tragica di quei giorni per arrivare al cuore di tenebra della Cosa: il fascismo eterno di nuovo presente, che si insedia – che soprattutto non ritorna, poiché è sempre stato fra noi. Dunque “nulla cambia”. E’ una perdita di illusioni, ma per fortuna la letteratura registra la perdita delle illusioni. Per farlo ci vuole coraggio, perché la cronaca politica ci dice che, malgrado la morte del giovane Carlo Giuliani, malgrado le torture, le violenze, la brutalità notturna perpetrata dalla polizia nella scuola Diaz (per le quali la magistratura italiana aveva chiesto centodieci anni di prigione), i poliziotti sono stati assolti: loro, e di conseguenza anche chi ha impartito ordini, il presidente del Consiglio, il ministro degli Interni, il capo della polizia. Tutti. La Storia italiana, che accompagna un paese guasto e fascistoide da sempre, un “paese in via di barbarizzazione”, come l’ha definito la stampa francese, ma che tuttavia non suscita purtroppo le reazioni necessarie presso il Consiglio d’Europa, proprio come se nulla fosse cambiato, nel tempo strano che stiamo vivendo, in seno a questa strana Unione Europea che, invece dei Diritti dell’Uomo, privilegia la contabilità. Capitan Frog

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  23. Ici aussi il faut retrouver sa plume,Madame?

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  24. E' la prima volta che accedo a questo Blog ho letto tutto ci ho messo cinque ore. Volevo,in qualche modo capire ma non ho capito nulla faccio solo considerazioni anche alla luce di alcune cose che ho saputo personalmente:
    a) la lista ACP continua a perseverare nel progetto Fronti che non poteva essere un progetto di sinistra perchè Fronti, e non il padre,è stato il segretario dell'UDC e ha cambiato varie volte bandiera . Non voglio accusare ACP di inciuci e varie perchè credo nell'oinestà ma anche nella loro cecità politica. Presentare un nome come Fronti alle primarie è stato un errore imperdonabile che ha messo la sinistra con le spalle al muro.
    Capisco che forse per voi non è importante ma molti della destra ( PDL e simili) hanno mandato a votare per Fronti alle primarie oerchè sapevano che, se avesse vinto Fronti,avrebbero vinto le elezioni! E così è stato
    Gli errori li facciamo tutti ma la lista ACP non deve prendere d'aceto quando uno sbaglia fa semplicemente un passo indietro e non deve nè scomparire nè lottare. Vedere se altri possano ricostruire qualcosa e partecipare non usare nè vittimismo nè arroganza intellettuale.
    Bisogna saper perdere e bisogna anche dare la possibilità ad altri di tirare fuori idee è questa la democrazia e magari contribuire al dibattito.
    Vi do un suggerimento: capisco che aprire un blòg libero significa anche dover avere pazienza ma l'impressione è che veramente voi pensate di essere migliori e più impegnati di altri. Fatelo dire agli altri però.
    Spero di riuscire ancoira a seguirvi anche nelle numerose attività.
    Vito

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    1. Gentile Vito, grazie per la pazienza. (Una curiosità, Lei ha letto i post degli ultimi mesi, o tutti?)
      "Prendere d'aceto" è una bella espressione, ma ce ne sarebbe anche un'altra e cioé "pur nella considerazione della sconfitta, difendersi con passione dagli attacchi che si ritengono ingiusti, anche per rispetto dei 500 elettori (su 20 liste) che comunque ci hanno votato e ci hanno dato fiducia", ma in effetti il concetto è un po' troppo articolato. Noi che non veniamo da lunghe stagioni di politica, abbiamo imparato molte cose in queste ultimi elezioni, tra cui il fatto che tutto si gioca in pochi concetti, in slogan- quasi- che di bocca in bocca circolano. Come sappiamo il PDL questa cosa la sa da tempo, mentre noi a sinistra ancora crediamo nelle "argomentazioni", e magari anche questo possiamo mettere nel calderone di quello che è successo.
      Nel calderone ad esempio ci sono molti fatti: ACP ha perso, ma ora è seguita da più cittadini. ACP ha perso, ma ancora c'è chi ci dimostra stima. ACP ha perso, insieme a MOLTI altri, ma non si sa come ad ACP si chiede la gogna pubblica. Se prova a difendersi allora è "arroganza intellettuale". Se prova a dire le sue ragioni, allora sbaglia perché si loda da sola. Il sentimento di fronte a tutto questo è di sostanziale stupore, anche perché noi non abbiamo puntato il dito contro nessuno, non abbiamo chiesto a nessuno la gogna pubblica, né di chiedere scusa, né di sparire, né di fare non so cosa (nel senso che davvero non ho capito).
      Nel merito, diverse cose che Lei dice, mi trovano in pieno disaccordo, altre sono interessanti spunti su cui riflettere.
      Grazie, Paola Rocchi

      P.s. in totale ritardo sulla tabella di marcia della mia vita, sto leggendo solo ora "Guerra e PAce". Fra le pagine memorabili, ci sono quelle in cui Tostoj analizza la perdita di Napoleone in Russia, in modo molto puntuale e "storico". Secondo me tali pagine andrebbero lette sulle pubbliche piazze una volta all'anno, per ricordare due o tre cosette a quelli che vincono (non fate tanto gli sbruffoni, che è stata fortuna per lo più) a quelli che perdono (avete commesso degli errori stupidi, ma non ci state troppo male, che è stata sfortuna per lo più) e in generale agli essere umani.

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