Santa Marinella, 13/06/2013
I candidati e gli attivisti
della lista “Un’altra città è possibile” si sono riuniti per analizzare il voto
e per tracciare le linee future dell’attività del gruppo. Nonostante la delusione
per l’esito della competizione elettorale, il clima non è stato quello di una
sconfitta, ma dell’inizio di una nuova battaglia. Restiamo convinti che con il
voto di domenica, la città di Santa Marinella abbia perso l’occasione di avere
un sindaco leale verso i cittadini, molto competente nella pubblica
amministrazione e capace di traghettare la città oltre la crisi economica e
sociale che sta vivendo. Siamo convinti che lo avrebbe fatto con una squadra all'altezza
dei compiti, con una Regione amica e soprattutto con un programma che garantiva
un cambio di marcia. Purtroppo in molti, da ogni parte politica, hanno
preferito alimentare il pregiudizio di ritenere che Massimiliano Fronti avrebbe
fatto gli interessi dell’azienda paterna impegnata nell'edilizia. Siamo
convinti che ciò non sarebbe accaduto. Lo diciamo in base all'esperienza di 5
anni di opposizione insieme, alle riunioni svolte insieme sull'urbanistica e
sulla pubblica amministrazione, ai patti stipulati sul programma e su quelle
che sarebbero state le prime 9 delibere, alla presenza di diverse forze
politiche in Maggioranza, lo diciamo con convinzione perché abbiamo visto
Massimiliano Fronti condurre un’opposizione e una campagna elettorale pulita,
coerente e leale con tutte le parti in causa. Ci colpisce il paradosso che in queste
ore salta all'occhio: proprio il centrodestra che ha fatto la propaganda contro
“il costruttore” ha designato come vicesindaco uno dei professionisti più in
vista dell’edilizia locale, progettista sul territorio nonché proprietario di
una nota agenzia immobiliare. Lo stesso centrodestra che ha portato come
esempio di scempi urbanistici le 14 palazzine di via delle Colonie e di via
Elcetina, ha scelto per vicesindaco l’architetto progettista proprio di quelle
palazzine. In ogni caso, poiché noi non vogliamo vivere di pregiudizi come
altri e crediamo solo alla prova dei fatti, facciamo i nostri personali auguri
di buon lavoro all’arch. Pisacane, neofita dell’amministrazione. Come
professionista e conoscitore del territorio, gli chiediamo di esprimersi al più
presto su due questioni che bruciano ancora per molti cittadini, il Piano
Integrato Benigni e le opere non eseguite dalla società Baia Serena a Prato del
mare. Gli chiediamo di sollecitare il sindaco a fare quello che alcuni mesi fa
non ha voluto fare: spiegare alla città cosa bolle in pentola con l’ex
cementificio. A meno che l’arch. Pisacane non condivida i metodi così
tenacemente difesi dal sindaco Bacheca, dal capogruppo Maggi e dall'assessore
Grimaldi nella precedente amministrazione, cioè che sia giusto portare
provvedimenti importanti in Consiglio “a sorpresa”, a cose fatte e senza
nessuna condivisione con la città e la minoranza.
Rispetto a quanto si legge
poi in questi giorni sui giornali, approfittiamo per smentire una volta per
tutte una voce falsa e tendenziosa, che alcuni avversari politici hanno voluto
far girare, convincendone anche la stampa: affermiamo con forza che l’esclusione
di Barbazza dalle primarie non è stata affatto dovuta alla Lista, né tanto meno
a Rocchi e Massera. Una tale ricostruzione, così come altre di questi mesi, ha
deformato completamente la realtà e se in campagna elettorale non abbiamo
polemizzato sui giornali è stato solo per rispetto degli elettori e del
progetto per il quale stavamo lavorando. Non volevamo dare ancora una volta
l’impressione di una sinistra che si fa la guerra mentre altri conquistano il
potere. Non abbiamo voluto mostrarci come la solita parte politica litigiosa e
malata di protagonismo, cosa che aborriamo. Abbiamo sperato e creduto che la verità
dei fatti avrebbe camminato per conto suo, dovendo costatare purtroppo che le
bugie avranno anche le gambe corte, ma in campagna elettorale camminano
spedite. Neppure ora vogliamo alimentare sterili polemiche: siamo disponibili a
raccontare la nostra versione dei fatti a chi avesse desiderio di ascoltarci;
d’altronde, bontà anche di chi ha deciso di non votare, ora abbiamo cinque anni
di tempo per parlarne e per chiarirci.
La lista civica “Un’altra
città è possibile”
Solo un'integrazione a quanto giustamente scritto. Mi riferisco alla proposta di Programma Integrato Sporting 2000 - IPM - Prot. 19604 del 31.07.2007 e s.m.i. il cui progettista è stato l'arch. Carlo Pisacane, oggi Vice-Sindaco. Per fortuna che i costruttori stavano da una parte sola! Domanda: nella discussione sui Programmi Integrati in Consiglio, siamo certi che non ci "potrebbe essere" conflitto d'interesse, visto che il citato Programma Integrato era stato dichiarato prioritario, per il 2009, così come da delibera di Giunta n. 301 del 15.10.2010? Chi è che dice che ci divertiremo? Sì, cominciamo davvero bene!
RispondiEliminaNon ricordavamo questo particolare, in verità.
RispondiEliminaIn effetti confermiamo che nella delibera 301 in cui la giunta Bacheca dimostrava il suo interesse per 5 Piani integrati, figura anche quello indicato nel post, oltre al cosiddetto Piano Integrato Benigni, che poi riceverà l'approvazione anche Consiglio nell'agosto del 2011. Il Piano Integrato Sporting 2000, quindi, è stato approvato con deliebra di giunta, ma non è ancora passato in Consiglio. Sarà uno delle prossime proposte di deliberazioni?
Leggevo, l'altro giorno, l'articolo di giornale con le dichiarazioni di Barbazza: parla di "occasione persa" e "sintesi unitaria" in capo alla sinistra.
RispondiEliminaInvece di cospargersi il capo di cenere e recitare il "mea culpa", invece di proporre, che fa? Attacca!
Piuttosto, dovrebbe rispondere ad alcune domande, tipo: in questi ultimi cinque anni, mentre altri "battagliavano" in Consiglio comunale, lui dov'era? Avrebbe voluto essere lui il candidato sindaco per il centro-sinistra? E in base a quali requisiti? Fantomatici meriti politici, aspre battaglie combattute dalla sede del suo partito, investitura divina? E alle voci (diciamo così...) secondo le quali lui ha chiesto a più di uno dei suoi di votare Bacheca, cosa risponde? Perchè, se non è vero, non lo dichiara pubblicamente a mezzo stampa? E no, invece, sull'argomento tace: ma è un silenzio assordante.
"L'astensionismo dilagante e la disaffezione cronica dei cittadini dalla politica e dai partiti" - di cui parla - non dipenderà forse dai politici e dal loro modo di fare politica? "La sinistra rifletta": è vero, è corretto, è dovuto. Ma dia il buon esempio e sia lui a riflettere per primo.