“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

lunedì 5 agosto 2013

Cosa c'è di nuovo sul castello di Santa Severa



Dopo l’incontro del sindaco Bacheca sul destino del castello di Santa Severa, non abbiamo avuto dal primo cittadino aggiornamenti in proposito.
Le nostre fonti ci dicono che il sindaco è stato ricevuto dal Capo Gabinetto  il quale ha fatto capire come la Regione Lazio ritenga prioritaria la risoluzione dei problemi amministrativi-burocratici che ancora insistono sul maniero, affinché tutto sia regolarizzato e a norma. Se capiamo bene, l’apertura degli spazi avverrà solo dopo la risoluzione di tali problematiche relative a fognature, accatastamenti, permessi di utilizzo degli spazi, sicurezza.
Noi dell’opposizione siamo venuti a conoscenza di un problema relativo ad un tratto di fognature solo in questi giorni, e non capiamo come abbia fatto il sindaco a non farne parola, né a prenderlo in considerazione. Abbiamo cioè trovato documenti che attestano come la Provincia avesse inviato al Comune di Santa Marinella il progetto per la messa a norma fognaria del museo e degli uffici di MAcchiatonda  ben 15 mesi fa, nel maggio del 2012. Allora il progetto era stato inviato all’Ufficio Tecnico, che in  effetti nel nostro comune risulta diviso in due, cosa che forse potrebbe aver generato equivoci nella competenza. Il sollecito però del 28 settembre 2012 è stato inviato anche al sindaco, il quale quindi, in tutti questi mesi trascorsi,  doveva conoscere benissimo la richiesta della Provincia: perché  non ha provveduto? E anche ammettendo che volesse aspettare l’uscita di scena delle Polverini (che tanto a suo dire lo avrebbe snobbato sul Castello), perché non ha provveduto immediatamente dopo e in questo primo periodo del suo mandato, invece di dotarsi di striscione e protestare contro la Regione Lazio? Del resto quello che la Provincia chiede al Comune  è solo di autorizzare i lavori progettati e finanziati dalla Provincia stessa. Parliamo di oltre 200mila euro di finanziamento che hanno un limite temporale: se i lavori non partiranno entro settembre, non saranno più disponibili!
Mancano cioè poche settimane, mentre i due uffici (Manutenzione e Lavori pubblici)  rischiano di far rimbalzare il progetto negando di averne la competenza. La situazione va sbloccata con rapidità e chiediamo all’assessore Marongiu e al sindaco di adoperarsi in tutti i modi perché siano rilasciate le autorizzazioni del caso. Glielo chiediamo con una dichiarazione pubblica e un’interrogazione. Anche perché con tre architetti in giunta che lavorano nel campo dell'edilizia,  sarebbe davvero il colmo vedersi bloccare l'apertura del Castello perché mancano le autorizzazioni per realizzare un tratto di fogna.

Fronti, Bianchi, Ferullo, Rocchi, Vincenzi

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