Raffaele Cantone, magistrato napoletano Presidente dell’ANAC – Autorità
nazionale anticorruzione. La foto è tratta dalla pagina di Wikipedia a lui
dedicata.
“Sventurata quella terra che ha bisogno di eroi” ha scritto il poeta,
e noi non auguriamo né al paese né a Raffaele Cantone di essere eroe.
Vogliamo però aprire il nuovo anno con una sua immagine ed augurare a
tutti noi di partecipare presto a quella rivoluzione culturale che Raffaele
Cantone ha invocato in un’intervista pubblicata ieri sul Messaggero.
Crediamo infatti che di una rivoluzione culturale il paese, e Santa
Marinella, abbiano davvero bisogno.
C’è bisogno che il rispetto delle regole sia un valore veramente
condiviso, che siano valori comuni l’efficienza, il lavoro ben fatto, la
meritocrazia e la solidarietà, che ha bisogno di risorse economiche - mentre le ruberie, la corruttela diffusa, il voto di
scambio (voti in cambio di favori) gli
interessi personali di certi politici, o semplicemente l’indifferenza verso il
bene collettivo, succhiano risorse ai più deboli perché fanno funzionare male i
servizi che sono necessari a tutti, ma soprattutto ai più deboli.
C’è bisogno di ritrovare fiducia nella politica e recuperare slancio per una partecipazione sana alla cosa
pubblica.
Fra le altre cose, questo ha dichiarato Cantone al Messaggero:
“Sono abbastanza ottimista.
L’importante è far capire che la corruzione non è un reato contro la pubblica
amministrazione ma è un reato che danneggia tutta la società: chi ci perde sono
i cittadini che non riescono ad avere i servizi, chi partecipa a i concorsi e
rimane tagliato fuori, le imprese pulite”
“La politica deve essere molto
attenta alle scelte che opera. Le istituzioni si devono far carico della
questione morale, come ha detto il Presidente della Repubblica. Il che non significa
correre dietro alle informazioni di garanzia ma avere la capacità di discernere
a prescindere dalle indagini giudiziarie. In questo senso la grande scelta deve
essere sempre più quella verso la trasparenza: tutti i soldi che la politica
riceve e spende devono essere trasparenti. E’ il migliore antidodo alla
corruzione”
“Il punto vero è che la
battaglia contro la corruzione è innanzi tutto di carattere culturale. Se non
c’è un pezzo rilevante di cittadinanza che ritiene questo significativo, è
molto difficile lottare”
Siamo d’accordo, Presidente.
Buon 2015 a tutta la gente
perbene.
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