“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

lunedì 5 gennaio 2015

REPORT SUL CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 DICEMBRE 3 – Ritirato un punto all'Ordine del giorno su nostra proposta



Proponiamo una sintesi  dello scorso consiglio comunale. Per maggiore chiarezza, dividiamo il racconto in 3 parti, relativi alle 3 parti della discussione.

La delibera sulla “Costituzione Gruppo comunale dei Volontari di protezione civile. Approvazione del Regolamento” è stata ritirata secondo la nostra proposta fatta in commissione.
Ora la maggioranza ha promesso di riconvocare una commissione nella prima metà di gennaio,  e quindi poi un nuovo Consiglio.
Perché abbiamo chiesto di ritirare la delibera?
 Perché la costituzione di un gruppo comunale di Protezione civile è senza dubbio importante ma secondo noi il regolamento può (anzi deve) essere migliorato, e noi siamo pronti a dare il nostro contributo
Per esempio non siamo assolutamente d’accordo con la modalità di partecipazione prevista, ossia previo consenso del sindaco (o del comandante dei vigili) alla domanda del singolo cittadino.  E senza che dal regolamento si evincano chiaramente  neppure criteri!
 O meglio,da quello che ci è stato detto in commissione, “pare” che questi siano impliciti: in pratica, se dovesse essere votato il regolamentom così come la maggioranza lo ha proposto, nelle  migliori delle ipotesi sarebbero accettate le domande di volontari la cui professionalità si avvicina ad alcune aree di intervento indicate dalla delibera. 
Questo significherebbe almeno escludere i giovani che non hanno ancora una professionalità o tutte quelle persone che svolgono attività non congruenti con la  protezione civile ma che in essa vogliono svolgere il proprio volontariato. Ossia sarebbe totalmente contrario alle buone pratiche del volontariato, che prevedono la partecipazione democratica.
Altri regolamenti comunali che abbiamo visionato sono chiarissimi: o le domande vengono vagliate dal direttivo del gruppo dopo 6 mesi di prova e un corso, oppure sono stabiliti a priori dei criteri e l’ammissione è subordinata a tali criteri, che almeno sono chiari.
Assolutamente contrari siamo poi all’idea che il coordinatore del gruppo debba essere scelto dal sindaco (o dal Comandante dei vigili su sua nomina) come proposto dalla delibera di Bacheca. In altre situazioni di altri comuni, il coordinatore del gruppo se lo sceglie il gruppo a votazione, perché egli deve avere appunto la fiducia dello stesso gruppo, altrimenti diventa una carica politica! (e clientelare).
Contrari pure alla mancanza i chiarezza su un punto: ma i volontari dei gruppi “privati” potranno iscriversi alla protezione civile comunale? Anche qui, totale mancanza di chiarezza sul provvedimento proposto (“a voce” in commissione ci è stato detto di sì, che potranno). Gli altri comuni si regolano in questo modo: o per conflitto di interessi non prevedono la doppia partecipazione, o chiedono che all’atto dell’iscrizione alla comunale, chi già fa parte di un’associazione dichiari a quale risponderà in caso di emergenza. Ovvio!
Inoltre si pone un’altra questione: se ci sono 50 iscritti alla comunale, e 50 iscritti alle associazioni private, che però sono gli stessi, per accedere a fondi regionali (o altro) il Comune dirà che ci sono 100 volontari impegnati nella protezione civile?


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