Proponiamo una sintesi dello
scorso consiglio comunale. Per maggiore chiarezza, dividiamo il racconto in 3
parti, relativi alle 3 parti della discussione.
La delibera
sulla “Costituzione Gruppo comunale dei Volontari di protezione civile.
Approvazione del Regolamento” è
stata ritirata secondo la nostra proposta fatta in commissione.
Ora la maggioranza ha promesso di riconvocare una commissione nella prima
metà di gennaio, e quindi poi un nuovo Consiglio.
Perché abbiamo chiesto di ritirare la delibera?
Perché la costituzione di un gruppo comunale di Protezione civile è senza dubbio importante ma secondo noi il regolamento può (anzi deve) essere migliorato, e noi siamo pronti a dare il nostro contributo.
Perché la costituzione di un gruppo comunale di Protezione civile è senza dubbio importante ma secondo noi il regolamento può (anzi deve) essere migliorato, e noi siamo pronti a dare il nostro contributo.
Per esempio non siamo assolutamente d’accordo con la modalità di
partecipazione prevista, ossia previo consenso del sindaco (o del comandante
dei vigili) alla domanda del singolo cittadino. E senza che dal regolamento si evincano
chiaramente neppure criteri!
O meglio,da quello che ci è stato detto in commissione, “pare” che questi siano impliciti: in pratica, se dovesse essere votato il regolamentom così come la maggioranza lo ha proposto, nelle migliori delle ipotesi sarebbero accettate le domande di volontari la cui professionalità si avvicina ad alcune aree di intervento indicate dalla delibera.
O meglio,da quello che ci è stato detto in commissione, “pare” che questi siano impliciti: in pratica, se dovesse essere votato il regolamentom così come la maggioranza lo ha proposto, nelle migliori delle ipotesi sarebbero accettate le domande di volontari la cui professionalità si avvicina ad alcune aree di intervento indicate dalla delibera.
Questo significherebbe almeno escludere i giovani che non hanno ancora
una professionalità o tutte quelle persone che svolgono attività non congruenti con la protezione civile ma che in essa vogliono svolgere il proprio volontariato.
Ossia sarebbe totalmente contrario alle buone pratiche del volontariato, che
prevedono la partecipazione democratica.
Altri regolamenti comunali che abbiamo visionato sono chiarissimi: o le
domande vengono vagliate dal direttivo del gruppo dopo 6 mesi di prova e un
corso, oppure sono stabiliti a priori dei criteri e l’ammissione è subordinata
a tali criteri, che almeno sono chiari.
Assolutamente contrari siamo poi all’idea che il coordinatore del gruppo
debba essere scelto dal sindaco (o dal Comandante dei vigili su sua nomina) come proposto dalla delibera di Bacheca.
In altre situazioni di altri comuni, il coordinatore del gruppo se lo sceglie
il gruppo a votazione, perché egli deve avere appunto la fiducia dello stesso gruppo,
altrimenti diventa una carica politica! (e clientelare).
Contrari pure alla mancanza i chiarezza su un punto: ma i volontari dei
gruppi “privati” potranno iscriversi alla protezione civile comunale? Anche
qui, totale mancanza di chiarezza sul provvedimento proposto (“a voce” in
commissione ci è stato detto di sì, che potranno). Gli altri comuni si regolano in questo
modo: o per conflitto di interessi non prevedono la doppia partecipazione, o
chiedono che all’atto dell’iscrizione alla comunale, chi già fa parte di un’associazione
dichiari a quale risponderà in caso di emergenza. Ovvio!
Inoltre si pone un’altra questione: se ci sono 50 iscritti alla comunale,
e 50 iscritti alle associazioni private, che però sono gli stessi, per accedere
a fondi regionali (o altro) il Comune dirà che ci sono 100 volontari impegnati
nella protezione civile?
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