Riteniamo paradossali le
dichiarazioni rese da Bacheca alla stampa sulle opere pubbliche, ma forse il
sindaco pensa di essere al sicuro dal giudizio della gente: i consigli comunali
convocati in orario mattutino in un edificio decentrato come l’oratorio di via
dei gladioli hanno ormai pochissima partecipazione, e la giunta si guarda bene
da prevedere dirette streaming.
Inoltre le persone sono giustamente distratte
da tanti problemi per cui Bacheca pensa di poter dire senza essere smentito che
i disastri sulle opere pubbliche dipendono da qualcun altro, in particolare dai
tre più agguerriti nemici del nostro povero e inerme sindaco: la sfortuna che
fa fallire le ditte, la Regione (che secondo Bacheca gira gira qualche colpa ce
l’ha) e le lungaggini burocratiche.
Quest’ultima è veramente la più bella.
Documenti alla mano, abbiamo dimostrato in Consiglio comunale che la
responsabilità delle cosiddette lungaggini burocratiche sta tutta nella gestione
delle opere pubbliche da parte del Comune, a capo del quale ci sono il sindaco e la giunta,
evidentemente.
Basti considerare due cose sulla biblioteca: a risolvere alcuni
intoppi prevedibili in qualsiasi cantiere, il Comune di Santa Marinella ha impiegato
tempi che nessun privato a casa sua avrebbe tollerato: un anno e mezzo per
ottenere da Acea un allaccio di acqua e otto mesi per la revisione di un progetto relativo alla scala.
Quelle che Bacheca chiama “lungaggini” noi chiamiamo incapacità e disinteresse
da parte di una giunta che forse non si sente a casa sua in biblioteca,
altrimenti con Acea avrebbe alzato la voce, come ognuno di noi avrebbe fatto
per lavori di ristrutturazione a casa propria.
Ridicole poi le proteste contro la
sfortuna per le ditte che falliscono: se ciò succede dopo pochi mesi dall’aggiudicazione,
è il chiaro segno che le commissioni aggiudicatrici delle gare scelgono ditte
già in crisi economica, cosa che
avrebbero i mezzi per verificare.
La questione della piscina apre
poi un altro capitolo: i lavori si sono
conclusi sotto il primo mandato Bacheca con il risultato che dopo soli tre
anni, un’opera costata alla collettività 1milione e duecentomila euro, ne richiederà 300mila
per essere messa a norma. Qui l'amministrazione ha fatto tutto da sola: prima ha permesso che la piscina aprisse evidentemente con importanti problemi, poi ha accettato decurtazioni al canone, quindi ha commissionato due perizie per verificarne lo stato, le ha approvate con delibera, infine per il 31 gennaio pensa di chiudere l'impianto per renderlo a norma, interrompendo servizio e stipendio per chi ci lavora. Davvero un gran capolavoro.
Del resto di cattive esecuzioni questa giunta ne ha viste parecchie, dal sottopasso di via Rucellai che si allaga, al ponte di via Lazio inaugurato e poi chiuso al traffico il giorno dopo.
Del resto di cattive esecuzioni questa giunta ne ha viste parecchie, dal sottopasso di via Rucellai che si allaga, al ponte di via Lazio inaugurato e poi chiuso al traffico il giorno dopo.
Insomma un disastro di disinteresse,
incapacità e bugie. Ma ora la giunta è corsa ai ripari. Per gestire "l’ambiente - per esempio la Gesam-
e le grandi opere" è stato assunto il terzo professionista con il cosiddetto art.
110 del TUEL, una norma che permette ai Comuni assunzioni discrezionali. E’ un
architetto dal curriculum importante, sebbene la sua esperienza si riferisca
totalmente a tutt’altra zona, ossia
Campagnano, San Cesareo e paesi limitrofi. (chi glielo spiega che il “ponte dei carabinieri” con i carabinieri
non c’entra?). Sarà presente nel nostro Comune 2 volte alla settimana. Qui di seguito riportiamo il link della delibera con cui si assegnano al nuovo responsabile 13,500 euro annui, oltre allo stipendio.
(Si fa presente che un'indennità annuale spetta comunque ad ogni responsabile di un servizio. PAre di capire che quelle per i collaboratori esterni siano comunque più alte, vista "la provvisorietà del servizio", rispetto alle indennità annuali che spettano ai dependenti comunali che sono anche responsabili dei servizi (in questo caso la cifra è pari circa a 6mila euro annui). Nello stesso giorno è stata deliberata pure l'indennità di un altro responsabile assunto con art. 110, a cui è stato attribuito un assegno di 16mila euro annuo oltre lo stipendio. In questo caso, il professionista ha sostituito un impegato comunale, che era già responsabile del settore dei tributi)
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