“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

martedì 13 gennaio 2015

Un destino cinico e baro (...e qualche informazione seria)

(In questi giorni Bacheca si è augurato un anno migliore per le opere pubbliche...come se non dipendesse dalla sua amministrazione. Nel frattempo, questa è la condizine del fosso di Ponte Nuovo, quello che sfocia alla spiaggia della Toscana. A quanto ne sappiamo, nessun intervento in vista.


Riteniamo paradossali le dichiarazioni rese da Bacheca alla stampa sulle opere pubbliche, ma forse il sindaco pensa di essere al sicuro dal giudizio della gente: i consigli comunali convocati in orario mattutino in un edificio decentrato come l’oratorio di via dei gladioli hanno ormai pochissima partecipazione, e la giunta si guarda bene da prevedere dirette streaming.

 Inoltre le persone sono giustamente distratte da tanti problemi per cui Bacheca pensa di poter dire senza essere smentito che i disastri sulle opere pubbliche dipendono da qualcun altro, in particolare dai tre più agguerriti nemici del nostro povero e inerme sindaco: la sfortuna che fa fallire le ditte, la Regione (che secondo Bacheca gira gira qualche colpa ce l’ha) e le lungaggini burocratiche.

 Quest’ultima è veramente la più bella. Documenti alla mano, abbiamo dimostrato in Consiglio comunale che la responsabilità delle cosiddette lungaggini burocratiche sta tutta nella gestione delle opere pubbliche da parte del Comune,  a capo  del quale ci sono il sindaco e la giunta, evidentemente. 

Basti considerare due cose sulla biblioteca: a risolvere alcuni intoppi prevedibili in qualsiasi cantiere, il Comune di Santa Marinella ha impiegato tempi che nessun privato a casa sua avrebbe tollerato: un anno e mezzo per ottenere da Acea un allaccio di acqua e otto mesi per  la revisione di un progetto relativo alla scala. Quelle che Bacheca chiama “lungaggini” noi chiamiamo incapacità e disinteresse da parte di una giunta che forse non si sente a casa sua in biblioteca, altrimenti con Acea avrebbe alzato la voce, come ognuno di noi avrebbe fatto per lavori di ristrutturazione a casa propria.

Ridicole poi le proteste contro la sfortuna per le ditte che falliscono: se ciò succede dopo pochi mesi dall’aggiudicazione, è il chiaro segno che le commissioni aggiudicatrici delle gare scelgono ditte già  in crisi economica, cosa che avrebbero i mezzi per verificare.

La questione della piscina apre poi un altro capitolo: i lavori  si sono conclusi sotto il primo mandato Bacheca con il risultato che dopo soli tre anni, un’opera costata alla collettività 1milione  e duecentomila euro, ne richiederà 300mila per essere messa a norma. Qui l'amministrazione ha fatto tutto da sola: prima ha permesso che la piscina aprisse evidentemente con importanti problemi, poi ha accettato decurtazioni al canone, quindi ha commissionato due perizie per verificarne lo stato, le ha approvate con delibera, infine per il 31 gennaio pensa di chiudere l'impianto per renderlo a norma, interrompendo servizio e stipendio per chi ci lavora. Davvero un gran capolavoro.
Del resto  di cattive esecuzioni questa giunta ne ha viste parecchie, dal sottopasso di via Rucellai che si allaga, al ponte di via Lazio inaugurato e poi chiuso al traffico il giorno dopo.

Insomma un disastro di disinteresse, incapacità e bugie. Ma ora la giunta è corsa ai ripari. Per gestire "l’ambiente - per esempio la Gesam- e le grandi opere" è stato assunto il terzo professionista con il cosiddetto art. 110 del TUEL, una norma che permette ai Comuni assunzioni discrezionali. E’ un architetto dal curriculum importante, sebbene la sua esperienza si riferisca totalmente  a tutt’altra zona, ossia Campagnano, San Cesareo e paesi limitrofi. (chi  glielo spiega che  il “ponte dei carabinieri” con i carabinieri non c’entra?). Sarà presente nel nostro Comune 2 volte alla settimana. Qui di seguito riportiamo il link della delibera con cui si assegnano al nuovo responsabile 13,500 euro annui, oltre allo stipendio. 

(Si fa presente che un'indennità annuale spetta comunque ad ogni responsabile di un servizio. PAre di capire che quelle per i collaboratori esterni siano comunque più alte, vista "la provvisorietà del servizio", rispetto alle indennità annuali che spettano ai dependenti comunali che sono anche responsabili dei servizi (in questo caso la cifra è pari circa a 6mila euro annui).  Nello stesso giorno è stata deliberata pure l'indennità di un altro responsabile assunto con art. 110, a cui è stato attribuito un assegno di 16mila euro annuo oltre lo stipendio. In questo caso, il professionista ha sostituito un impegato comunale, che era già responsabile del  settore dei tributi)


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