(ritaglio di giornale dal "Messaggero" di alcuni giorni fa) |
Se qualcuno ci sperava, è meglio che si rassegni: la
fantasia non è andata al potere. L’ipocrisia invece sì.
E' quella pratica tanto cara a molti politici (soprattutto a
quelli vincenti) che consiste nel dire una cosa perché in quel momento
conviene, sapendo benissimo che si farà dell'altro.
Consiste nel fare sistematicamente la faccia buona, nel
promettere, nell'accondiscendere sapendo che si sta mentendo, ma tanto "la
gente" non se ne accorgerà, oppure avrà altro da fare - che consiste
nel prendere in giro le stesse istituzioni, ovviamente.
Un esempio? Il 24 settembre la maggioranza di centrodestra
ha votato compatta (senza neppure discuterla) una mozione della minoranza
sull'avvio delle procedure per la risoluzione del contratto con la Gesam,
riconoscendosi nella mozione stessa che in modo articolato e puntiglioso
argomentava sui gravi inadempimenti della ditta. Tutti i consiglieri hanno
detto sì. Hanno riconosciuto i gravi inadempimenti, detto "mo' basta"
e votato una mozione che "impegnava il sindaco ad avviare le procedure di risoluzione del contratto con la ditta Gesam". Adesso però ci hanno ripensato.
Non so quanto fossero tutti in buona fede. Se ne avessero
parlato concludendo che, poiché in quei giorni le cronache dei giornali
riportavano notizie di indagini in corso, era meglio votare la mozione, e poi
fare altro.
Non so neppure cosa sia successo nei giorni successivi.
Non so neppure cosa sia successo nei giorni successivi.
Correttezza istituzionale avrebbe reso opportuno un
chiarimento. Una cosa del tipo "Cari concittadini e cara minoranza, è vero
che abbiamo votato la risoluzione del contratto con la Gesam, ma ora ci abbiamo
ripensato, per questo motivo, e poi
questo, e poi questo ecc. ecc. Scusateci, quella mozione per noi è carta
straccia". Ovviamente non è successo nulla di tutto questo perché
l'ipocrisia non chiede scusa, è maleducata e arrogante per definizione.
Così la maggioranza di centrodestra, il sindaco Bacheca e
soprattutto il delegato Maggi hanno votato la mozione e poi non hanno alzato un
dito per fare quello che c'era scritto, non si sono insomma
"impegnati" manco per niente.
Hanno aspettato circa un mese e poi sono tornati sui giornali a dire che
basta, il comune "punta tutto sulla differenziata" (ma davvero?) "si
cambia registro"( perdinci!) . Che i vigili hanno persino aperti i
bidoncini (eureka!) e che la ditta Gesam la prossima estate passerà a
raccogliere l'umido persino di sabato. Altro che risoluzione del
contratto (sul perché ci siano voluti 2 anni per addivenire a questo risultato,
non è dato sapere).
Non solo. Il sindaco e Maggi hanno fatto la voce grossa
ricordando che il nostro Comune è arrivato al 50% della differenziata, un
successone. Peccato che lo spettacolo indecente di due estati
consecutive, le normative (e la logica) dicano altro. Dopo due anni di
differenziata "spinta" dovevamo già essere al 65% di differenziata, e
visto che non ci siamo, potremmo essere soggetti a quanto stabilisce il D.Lgs 152/2006. Art. 205 comma 3 , e cioè
essere sottoposti ad una addizionale di costi di conferimento del
20%.
Il 20% in più perché da due anni l'amministrazione non controlla, non vigila, non difende la pulizia della città e il rispetto del contratto. Il 20% in più di tassa sui rifiuti, perché la differenziata non va come avrebbe dovuto. Il 20% che se applicato pagheremo tutti noi sulla TARES.
Il 20% in più perché da due anni l'amministrazione non controlla, non vigila, non difende la pulizia della città e il rispetto del contratto. Il 20% in più di tassa sui rifiuti, perché la differenziata non va come avrebbe dovuto. Il 20% che se applicato pagheremo tutti noi sulla TARES.
A proposito. Chi crede ancora che il Consiglio comunale sia una cosa seria, può leggere la delibera che recepisce la mozione, con tutti gli allegati, gli interventi e i votanti sul sito del Comune. E' la n.29.
Paola Rocchi