La lista “Un’altra città
è possibile” è divenuta Associazione politico-culturale, con statuto e regolare
registrazione. In questa fase è stato nominato un direttivo, composto da 3
membri e un tesoriere, con il compito di guidare l’associazione al tesseramento,
ad un’assemblea da tenersi entro gennaio e alla nomina di tutte le cariche
proprie di un’associazione. Attuale coordinatore, Paolo Maria Montaldo,
avvocato esperto in diritto del lavoro.
Il soggetto
politico-culturale, che ora si è anche ufficialmente dotato della sigla ACP,
prosegue il percorso della lista con due principali finalità.
La prima finalità è
quella di seguire e supportare l’azione amministrativa e consiliare attraverso
la sua consigliera di minoranza, nelle battaglie che hanno già caratterizzato
“Un’altra città è possibile”: la trasparenza della pubblica amministrazione,
l’efficienza dei servizi, le tematiche ambientali e più in generale quelle
legate al territorio, la cultura.
La seconda finalità è quindi quella di affrontare tali tematiche non solo da un punto di vista amministrativo, ma politico nel senso più ampio del termine, e cioè quello di creare dibattito, proposte, approfondimenti fra i cittadini e con le altre forze politiche sia locali che di tutto il comprensorio. ACP non nasce infatti con l'intento di porsi in antagonismo con i partiti, ma con quello di costituire spazio aperto, di transito, di colloquio con altre compagini politiche, rivolgendosi anche a quei cittadini che si vogliono riconoscere in soggetti politici meno determinati, ma riconoscendo che il ruolo di traino nella società resta ai partiti, come resta a loro la grande responsabilità di proposte organiche e convincenti, a livello nazionale e locale. In questo sforzo di ridisegnare la società in senso più giusto e di praticare la buona politica, gli attivisti di ACP si mettono a disposizione e vogliono fare la loro parte per azioni concrete.
La seconda finalità è quindi quella di affrontare tali tematiche non solo da un punto di vista amministrativo, ma politico nel senso più ampio del termine, e cioè quello di creare dibattito, proposte, approfondimenti fra i cittadini e con le altre forze politiche sia locali che di tutto il comprensorio. ACP non nasce infatti con l'intento di porsi in antagonismo con i partiti, ma con quello di costituire spazio aperto, di transito, di colloquio con altre compagini politiche, rivolgendosi anche a quei cittadini che si vogliono riconoscere in soggetti politici meno determinati, ma riconoscendo che il ruolo di traino nella società resta ai partiti, come resta a loro la grande responsabilità di proposte organiche e convincenti, a livello nazionale e locale. In questo sforzo di ridisegnare la società in senso più giusto e di praticare la buona politica, gli attivisti di ACP si mettono a disposizione e vogliono fare la loro parte per azioni concrete.
La prima manifestazione
riguarderà la fragilità idrogeologica del nostro territorio a ridosso del 2
ottobre, con una mostra relativa alla situazione dei nostri fossi e la
commemorazione di un evento lontano quanto simbolico, il crollo della diga del
Vajont di cui ricorrono in questi giorni i 50 anni. Sono in programma inoltre
approfondimenti sulla qualità dell’aria e sulla situazione dell’acqua e della
rete idrica del nostro territorio.
ACP
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