Il bello che c’è
Alberi con la barba
Anche quando gli alberi hanno la barba sono
belli, rigogliosi e sorridenti; un po’ goffi per i rami che crescono alle
radici e quelli che spuntano più su, lungo
il tronco o per quelli che tentano di sollevarsi verso il cielo, ma che il peso ripiega sulla strada. Ingombranti e
appuntiti, t’impediscono di passare e ti costringono a zigzare nella tua
passeggiata, osservi le tamerici polverose, i platani cespugliosi, gli
eucalipti arruffati, i gelsi appesantiti
e pensi che anche così trascurati, gli alberi sono belli.
Ma quanto più belli potrebbero essere se ci fosse un’ oculata
politica del verde: non solo potature ben fatte, ma una ricerca mirata delle piante più adatte, una disposizione che
ne esaltasse il colore e la fioritura, un disegno volto a fare di S. Marinella un giardino.
Qualche cittadino, più sensibile al verde, aspetta
con trepidazione l’arrivo dei
giardinieri del Comune; ha timore di potature radicali, capitozzature
che impediscono agli alberi di lanciarsi verso l’alto. Giorni fa - provvisti di attrezzature e di buon mattino - sono
sopraggiunti in via Flaminia Odescalchi per sfoltirne i platani, via la barba,
i tronchi ripuliti. Che piacevole sorpresa, cambia la musica, quasi quasi si scrive al Comune e si ringrazia per il cambiamento di
rotta.
Ma che delusione! La potatura riguarda solo
il percorso della gara di triathlon di domenica 20 ottobre per far passare
senza pericolo i ciclisti. Solo quelle del percorso, non una pianta di più. Lì
dove c’è la curva, quel platano barbuto? No, non si tocca, non dà fastidio alla
corsa!
Peccato che l’amministrazione della nostra
città non faccia che inseguire gli eventi, disporre alla meno peggio il da
farsi e poi tirare a campare!
Peccato!
Perché si potrebbe immaginare un progetto per S. Marinella, farne il giardino
del Tirreno grazie al clima mite e alla terra feconda che permette alle piante
di attecchire facilmente e di fiorire colorate
e profumate. Organizzare in grande una fiera dei fiori in primavera, pianificare una festa dei “giardini aperti”
dove coinvolgere i privati ad abbellire i propri giardini e aprirli al pubblico per un giorno, inorgoglire la città
per la sua bellezza e farne un’ attrazione di mercato.
Recuperare
la vocazione dei fiori di S. Marinella e trasformarla in un’ operazione di
marketing: chiamare all’appello fiorai e floricoltori, giardinieri e semplici
cittadini, fare del finto orto botanico* sul lungomare Marconi , un vero Orto
botanico, valorizzare i parchi e le strade alberate, via Ulpiano e Prato del
mare, i giardini di S. Severa e quelli sconosciuti ancora da scoprire, lanciare
una gara per il balcone più bello.
E’
solo un’idea affinchè il governo della città non sia solo ordinaria amministrazione, ma immaginazione e
progettazione.
Santa
Marinella ha angoli di bellezza notevoli, manca
un governo che se ne accorga e ne faccia oggetto di cura e punto di
forza per il futuro della città.
*E’
di questi giorni l’annuncio del Sindaco che l’Associazione No-Profit Nuovi
Orizzonti si è assicurata la gestione dell’Orto botanico. Potranno realizzare
un bocciodromo, ristrutturare la fontana, creare un’area giochi gratuita, stand
per esposizioni e area ristoro. (Non proprio quello che si andava
immaginando!)
Platani
secolari a Civitavecchia. Esempio di potatura che ha lo scopo di fare
dell’albero un monumento nella città.
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