“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

giovedì 3 ottobre 2013

A proposito della Lattanzi e dei suoi insulti a Paola Rocchi


I comici a corto di idee, per strappare qualche applauso al pubblico infarciscono le loro mediocri battute di volgarità.

Lo stesso accade in politica: quando si è a corto di argomentazioni è frequente il ricorso all’insulto e all’aggressione verbale. È un modo deprecabile, ma purtroppo diffuso, di attrarre l’attenzione su argomentazioni che altrimenti ne meriterebbero ben poca.

Non è sfuggita a questa tentazione Anna Maria Lattanzi allorché ha contestato l’approvazione della mozione della minoranza sulla GESAM.

Per cercare di dare forza a giudizi politici (che a me appaiono superficiali e privi di senso, ma che comunque Lattanzi è assolutamente libera di esporre e difendere) ha approfittato del pur legittimo esercizio del diritto di critica per sferrare un attacco livoroso alla consigliera di “Un’Altra Città è Possibile”, Paola Rocchi, pieno di offese gratuite e di pesanti insulti personali. 

Non vale la pena di perdere tempo a ribattere alle sue volgarità: queste si commentano da sole e squalificano chi le ha pronunciate. Né Paola Rocchi ha bisogno di essere difesa: le sue qualità umane e professionali sono da tutti apprezzate, anche dai suoi avversari politici.

Se ne parliamo è perché questa è l’ennesima dimostrazione di come sia ridotta la politica; al ragionamento si sostituisce l’insulto e agli argomenti, gli slogan; alla diffusione paziente delle idee si preferisce l’uso spregiudicato dei mezzi di comunicazione, usati come cassa di risonanza di vere e proprie diffamazioni. 

Ci si lamenta che i cittadini non credono alla politica? Bè, hanno proprio ragione: se questo è il modo di farla e questi ne sono i protagonisti, non c’è motivo di darle credito.

 La speranza sono le persone che, come Rocchi, tirano avanti malgrado gli insulti e non cadono nel trabocchetto delle provocazioni. La speranza è che altri facciano come lei, con ciò restituendo dignità alla politica, e che chi sa solo offendere sia ripagato con l’indifferenza.

Paolo Maria Montaldo - Coordinatore di “Un’Altra Città è Possibile”

2 commenti:

  1. Dal quotidiano “La Voce” del 3 ottobre 2013 (pag.8):

    I componenti del direttivo del Circolo Sinistra Ecologia e Libertà di Santa Marinella “Lucio Magri” manifestano il più totale dissenso nei confronti delle dichiarazioni rilasciate dalla signora Lattanzi, pubblicate in questi giorni sui quotidiano locali, aventi come bersaglio l’operato in Consiglio Comunale di Paola Rocchi. Non possiamo che stigmatizzare tale atteggiamento, mirato a perseguire la via dell’odio e dell’attacco personale. Senza entrare nel merito della questione, le parole della pseudo-rappresentante della fantomatica lista civica si commentano da sole, quello che più sconforta è il ricorso alla meschinità per sopperire alla pochezza intellettuale delle proprie tesi. Questa non è politica. Esprimiamo la massima solidarietà al consigliere Paola Rocchi e ci scusiamo con lei per i toni e le modalità con cui è stata attaccata in questi giorni. Un collegamento tra la professionalità, ineccepibile, della professoressa Rocchi e la sua azione politica è insensato. Quando non si hanno argomenti per partecipare ad un serio dibattito politico, il silenzio sarebbe preferibile. Ringraziamo, invece, il consigliere Rocchi e gli altri rappresentanti dell’opposizione, per l’ottimo lavoro svolto e per il risultato ottenuto.

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  2. Ho letto l'articolo. Questa non e' politica, e' un'altra cosa. Chi attacca una persona non fa politica, fa dell'altro: non e' capace a farla, tutto qui. Mi chiedo: perche' a questa "signora" hanno pubblicato l'articolo? Io potrei farmi pubblicare qualcosa del genere perche' ce l'ho con Tizio? Lo vorrei chiedere al giornalista. Solidarieta' alla professoressa Rocchi dalla quale la "signora" avrebbe tanto, ma proprio tanto da imparare.

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