“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

lunedì 25 marzo 2013

Il sindaco è nervoso: annusa aria di sconfitta


Alla vigilia di una tornata elettorale seria e importante per le sorti della nostra città, nei giorni scorsi  il sindaco Bacheca è tornato sulla stampa per parlare della macchinetta per misurare la pressione, con toni solenni e sdegnati.
I sottoscritti avevano messo in evidenza due fatti. Prima cosa: l’amministrazione di cui lui è a capo e di cui Fratturato è assessore al personale, in 9 mesi non è riuscita ad acquistare un misuratore di pressione, nonostante regolare segnalazione della farmacia lo scorso giugno. Ma non è un caso visto che non c’è un ufficio acquisti, gli uffici non comunicano tra loro, il bilancio è gestito male, né ha un responsabile. Seconda cosa: in questo contesto, è senza dubbio fuori luogo il fatto che questa beneficienza (fatta con i suoi soldi e quelli di altri) sia stata messa in piazza con tanta enfasi. Soprattutto in campagna elettorale.
Non potendo sopportare tali critiche, Bacheca ha risposto con parole di fuoco, dicendo che “ci dovremmo vergognare di quello che diciamo e facciamo”. Se questa fosse una battaglia navale, la risposta da dare sarebbe una sola: “colpito e affondato”.
Poiché l’accusa è in effetti pesante, rispondiamo al sindaco in modo più dettagliato,quanto sereno.  Nella nostra attività di consiglieri  mettiamo in conto errori, ma  non abbiamo motivo di vergognarci di niente e  anzi andiamo fieri di una cosa: noi non campiamo di politica.
La politica per noi non è un mestiere, ma una forma di volontariato che facciamo con la speranza di dare un contributo. Nel caso tale contributo risultasse inutile, saranno gli elettori a mostrarcelo; in questo caso,  serenamente ritorneremo alla nostra vita precedente a questo impegno amministrativo. La cosa vale per noi, e vale per tutti gli aderenti alla nostra lista, presenti e passati. E di questo noi andiamo fieri, a testa alta.
La nostra attività è nata così, e così resterà fino a che non avrà realizzato l’obiettivo di una politica libera dai favori e delle clientele.  E se qualcuno si deve vergognare è chi da anni in consiglio abbassa la testa davanti al potente di turno perché non è libero di fare cosa e come crede.


Paola Rocchi e Stefano Massera

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