C'era una volta un olmo, e c'era pure un
giorno che l'olmo non c'era più. All'improvviso da una mattina all'altra, per
terra era rimasto solo a raso il tondo del suo tronco e un mucchietto di segatura.
Un consigliere comunale passando di lì come faceva da 49 anni, aveva notato il
buco e poi aveva letto la notizia su Facebook si era dispiaciuta così tanto!
Poiché amava molto gli alberi e credeva che fossero mediamente migliori degli
uomini (a parte il maggiociondolo, come tutti sanno).
Non potendo correre in
Comune a chiedere spiegazioni, fece passare qualche giorno, ogni tanto pensando
alla triste sorte dell'olmo. Così appena fu in Comune per una commissione
consiliare, il Consigliere chiese all'ufficio dove scrivono le ordinanze del
sindaco di avere copia dell'ordinanza, o della disposizione, o quello che era,
ma qui le dissero che l'ordinanza non c'era. Allora il consigliere si recò alla
segreteria del sindaco in persona (dove lavorano segretaria e addetto stampa),
e la segretaria disse di non saperne
nulla, ma che presto ne avrebbe saputo, chiedendo alla multiservizi, che svolge
il compito di occuparsi del verde. "Ma un agronomo non c'è più da dicembre"
disse il consigliere - "Sì, ma magari è un provvedimento che ha firmato
prima di andare via" - rispose la segretaria. ("Prima che fosse
smantellato l'ufficio verde, vorrai dire", pensò far sé e sé il Consigliere).
Quel pomeriggio il Consigliere si recò (inutilmente) in Consiglio comunale e lì
incontrò Stefano Foltabarba, un cittadino anche lui molto interessato agli
alberi. I due si parlarono e Stefano Foltabarba lo chiese ai vigili che erano
lì. Questi dissero che non ne sapevano niente, ma che forse ne avrebbe saputo
l'impiegato G. Allora il consigliere telefonò subito all'impiegato G. il quale
però disse di non saperne nulla, perché di queste cose si occupava il
responsabile C. Così, dopo due giorni, il Consigliere prima tornò e poi
telefono dalla segretaria del sindaco per sapere se mai erano giunte notizia
dalla Multiservizi, ma la segretaria rispose che il suo presidente (che aveva
l'interim per il verde- forse - pensò il consigliere) sarebbe passato e forse
avrebbe lasciato detto qualcosa. Il Consigliere allora andò a parlare con il
responsabile C. la quale disse di non saperne nulla. Però fece una telefonata,
all'ex responsabile del verde, che si fece descrivere l'esatta posizione
dell'olmo tagliato e poi dichiarò: "Io non ne so nulla, e non ho
autorizzato nulla". A questo punto il Consigliere perse un poco della sua
proverbiale pazienza. Pensò: "E che cacchio!" (anche qualcosa di
peggio) e poi disse: "allora parliamo con gli operai! Che diavolo, loro
sapranno dire da chi è partito l'ordine!" Il responsabile C si mostrò
entusiasta all'idea. Chiese subito il numero di telefono al vicino di stanza,
il quale però non lo sapeva, ma diede un consiglio: telefonare ad un collega di
un'altra stanza per farsi dare il numero dell'operaio che in genere fa questi
lavori. Il responsabile accolse con entusiasmo anche questa proposta e cercò
prontamente al telefono la persona che probabilmente le avrebbe dato il numero
di telefono dell'operaio che in genere fa questi lavori. Fu sfortunata. Nessuno
le rispose al telefono, però promise al
Consigliere di farle sapere entro qualche giorno chi cavolo aveva autorizzato
il taglio dell'olmo, e perché.
Ma poi nella notte successe il miracolo.
Dopo aver postato su FB la medesima storia, il
Consigliere ricevette in copia uno scambio avvenuto il 13 marzo sulla pagina
info@comune, pagina
a cui è iscritto l'addetto stampa del Comune. Qualcuno aveva lanciato l'idea di
abbattere l'albero che si trovava di fronte al centro anziani di via dei Fiori,
perché secondo l'insindacabile giudizio dell'autrice del post, ostacolava la
vista per immettersi sulla via . All'addetto stampa non era parso vero. Le sue
reni erano scattate. Era salito dal sindaco, gli aveva fatto firmare" una
disposizione" (o forse gliela aveva fatta declamare al telefono), ed in
men che non si dica l'olmo era stato tagliato. Senza sentire i vigili per
stabilire quanti incidenti nella sua decennale vita aveva causato quell’olmo. O
quale poteva essere la soluzione per rispondere alla cittadina ma salvare contemporaneamente
anche l’albero, ad esempio prevedere una segnaletica, o uno specchio per
migliorare la visibilità. Senza
consultare l'ufficio tecnico che si occupa di verde, senza consultare il regolamento del verde che pure esiste, pensarci su qualche secondo, niente. Un olmo
sacrificato sull'altare di un voto raccattato su FB. Un voto al posto di un
albero.
VERGOGNA
Cara Paola, abbiamo sbagliato tutto in questi 5 anni. Abbiamo chiesto a Bacheca di andarsene in consiglio, con gli atti, gli esposti, le interrogazioni e tutto il resto.
RispondiEliminaAvremmo dovuto chiederlo su facebook... magari sarebbe andata meglio. :-)
Non credo, perché non ci fanno entrare...
EliminaIo ho chiesto di far parte del gruppo "aperto" info@comune, considerando che è il luogo in cui si prendono le decisioni (e io che pensavo fosse il Consiglio comunale, o la sede di Via Rucellai, o gli uffici del Comune di SAnta MArinella!), ma in realtà ancora attendo risposta per un eventuale preziosissima accettazione. Si vede che il gruppo è aperto solo per chi la pensa come il sindaco. Mah.
paola