Il bello che c’è
INAUGURIAMO
UNA NUOVA RUBRICA. Proveremo a raccontare
S. Marinella dal punto di vista delle belle cose, piccole e grandi, con lo sguardo un po’ incantato di chi con il
sorriso sulle labbra e la leggerezza nel cuore cerca di ritrovarne l’essenza
profonda.
Chiediamo
l’aiuto dei nostri lettori a segnalarci luoghi, cose e persone da raccontare, a
inviarci foto e informazioni della S.
Marinella che c’è, ma di cui spesso non si parla.
Viale ombreggiato
… per caso?
Via
Meleagro conduce dall’Aurelia al mare come tutte le strade di Capo Linaro.
Capo
Linaro è stato progettato così, tutte le vie portano al mare. Quando le
percorri in auto o a piedi è come se avessi sempre una meta: raggiungere lo
specchio di luce azzurrina che ti sorride, poi invece ti fermi a metà oppure giri per
Civitavecchia, ma la sensazione è sempre la stessa: andare al mare.
Via Meleagro quest’anno è più bella, i
platani hanno le chiome ad ombrello, i rami si allungano verso il centro della
strada, le foglie si sovrappongono in un
gioco di ombre e di luce. Se la percorri in questi giorni di caldo
asfissiante ne avverti il sollievo della
frescura.
I
residenti che assistono impotenti ogni anno ai tagli radicali - capitozzati i
platani di via Meleagro e di quelle adiacenti, meno foglie per gli spazzini,
meno pericoli dovuti ai rami che si spezzano al vento d’inverno – da tre anni a
questa parte hanno con piacevole sorpresa visto crescere verso l’alto gli
alberi della strada (come il viale Guido Baccelli di Civitavecchia o i platani
del lungotevere).
Se
tutto questo è il frutto di una mirata politica del verde, S. Marinella
ringrazia. Se invece non si è capitozzato per mancanza di fondi o più
semplicemente perché a dicembre non si è
rinnovato il contratto a chi di questo si doveva occupare, allora è proprio il
caso di dire che non tutti i mali vengono per nuocere visto che l’effetto di
tanta incuria è una così grande bellezza!
Non baloccatevi con queste quisquilie municipalistiche.Come già detto giorni fa,si sta preparando la trasformazione del paese in una dittatura presidenzialistica.Aprite il dibattito,iniziate a parlare alla gente che non capisce un piffero,costituite Comitati di difesa della legalità repubblicana etc etc...con tutte le vostre forze,prima che sia troppo tardi.
RispondiEliminaGentile anonimo, da quando in qua la politica della propria città è “quisquilia municipalistica”?
EliminaLa cura del verde, gli spazi pubblici, la qualità della vita, la bellezza del territorio sono gli elementi che distinguono una città dall’altra, che ne stabiliscono il grado di civiltà, che discriminano tra una gestione consapevole e una sciatta o distratta. E’ da come la propria città è amministrata che inizia la scuola alla democrazia.
Il nome della nostra lista “Un’altra città è possibile” rivendica la nobiltà della questione e nel parlare di municipio non si sente minorata.
Parole nobili,ma che osservano soltanto l'albero a scapito della foresta:se le cose andranno come stanno programmando i manutengoli del PDL in combutta con gli ingenui o i troppo furbi del PD,poi a Santa Marinella dovrete contrastare anche la speculazione edilizia dei nuovi gerarchetti,eredi di quelli che nel ventennio resero splendida la città con quel pizzico di esotismo che ancora trasuda dalle ville immerse nel verde.
RispondiEliminaL'ambizione sarebbbe quella di guardare l'albero "e anche" la foresta. Ma è tutta questione di forze. Fisiche, intendiamo. Di tempo, di energie ecc.
RispondiEliminaSi riuscirà ad occuparsi dell'albero e della foresta se saremo in tanti, ognuno per la sua parte, o dalla "sua" parte. Perchè Lei ha proprio ragione: da fare ce n'è proprio tanto...
Ma per esempio, Lei, Anonimo, perché scrive "dovrete contrastare" con un verbo alla seconda persona plurale? Lei non vive a Santa Marinella? E' possibile, visto che ci leggono dagli Stati Uniti, la Cina, vari paesi europei, la Thailandia e la sterminata Russia.
Non vivo a Santa Marinella,ma ci capito spesso,in specie durante l'estate,al punto che me ne posso considerare cittadino mezzo onorario...e mi capita,ogni tanto,di seguirne gli accadimenti,come i recentissimi dei comizi elettorali,per i quali si deduce con chiarezza che l'antico castro romano rimane una delle poche oasi felici di perenne egemonia fascistoide presenti a nord della capitale.Mi piace la vostra presenza sul territorio,anche se purtroppo non la vedo chiaramente connotata sul piano ideologico e mi sembra intessuta di eccessivo buonismo.E' vero che le cose belle sono quelle belle,ma più belle sono quelle giuste che accrescono la libertà di tutti.Battetevi anche per quelle.
RispondiEliminaLa bellezza salverà il mondo. Tanto per citare un narratore di grande spessore e sfruttarne l’autorità.
EliminaNe sono convinta; non la bellezza di facciata, asettica per esempio delle città svizzere – senz’altro bellissime, ma più spesso leziose. Ma la bellezza come luogo di “virtù”; parola grossa, ma non di moralismo voglio parlare, piuttosto di civismo, le virtù civili che sembrano essere svanite come la giustizia (che lei suggeriva), la correttezza, la trasparenza, il rispetto, lo stare ai patti.
Questo tipo di virtù si coniuga con la bellezza di cui si vuole parlare o, per dirla diversamente, la bellezza non può non declinarsi che insieme alle “virtù”.
Quanto al buonismo, se non finisce per essere fessaggine (mi si passi la parola) lo preferisco all’aggressività dilagante, a quelle maniere incattivite, a quello spirito rancoroso e “vinciticcio” di chi appunto non vuole confrontarsi, ma solo ribadire la sua superiorità. Il nostro obiettivo non è né l’uno né l’altro, ma un punto di mezzo perseguito con fatica in cui si possono aprire brecce di dialogo.
Perché è questo, gentile anonimo, che si tenta di raggiungere più di altra cosa: mettere insieme sensibilità, intelligenze, storie diverse con l’unico obiettivo di fare davvero comunità.
La rubrica “il bello che c’è” nasce anche dalla richiesta di alcuni nostri elettori che – a differenza di lei - ci hanno percepiti come “aggressivi”: non fate altro che attaccare, aggredire l’avversario come se foste i depositari di una verità assoluta che non c’è.
Una verità assoluta che non c’è; allora partiamo dal bello che c’è, distende gli animi e invita al sorriso. Senza disarmare però il nostro impegno politico .
la tailandia guarda e tace....auguri (in ritardo ?) per il tuo compleanno
RispondiEliminacon affetto luciano
p.s.
via meleagro è bellissima
Via Meleagro è bellissima, perchè i platani sono scampati alla potatura (anzi alla "capitozzatura"). Vedessi cosa hanno fatto all'acacia davanti a Virginia, a piazza Trieste; povera acacia, fa una pena...
Elimina(p.s. grazie, con affetto paola)
Ma la via in questione da chi trae il nome,dall'eroe mitologico,quello del cinghiale calidonio,che tutto perse per amore,come spesso capita ai maschi ingenui,o dal cane di Gadara,grande epigrammatista e pessimo filosofo,stante il fatto che faceva coincidere la virtù con la felicità?
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