“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

sabato 27 luglio 2013

Quando la realtà si mescola alla fantasia (perché non riteniamo attendibile il "bilancio consuntivo 2012")



Il conto consuntivo di un Comune è il bilancio economico di un anno di attività. Andrebbe approvato  entro i primi mesi dell’anno successivo.
Giovedì 25 luglio l’amministrazione comunale neo-eletta ha  invece portato in Consiglio l’approvazione del conto consuntivo 2012 nell’ultimo giorno utile dell’ultima proroga possibile, pena lo scioglimento del Consiglio stesso.
Già i tempi sono segno di ambiguità e di scorrettezza verso i nuovi eletti e verso la città: perché non redigerlo  nei termini, visto che nel frattempo ci sarebbero state le elezioni e  si sarebbe potuto verificare un cambio di guardia al Comune? Ma tant’è, il Sindaco – che è lo stesso - se l’è presa comoda.
Il conto consuntivo deve indicare con precisione,attendibilità ed efficacia le SPESE e le ENTRATE, che   devono essere equivalenti; così per garantire maggiore trasparenza e imparzialità, una recente legge impone che i bilanci comunali siano controllati da revisori sorteggiati in un albo nazionale, e non nominati dalle maggioranze dei Comuni, come si è verificato fino ad ora a Santa Marinella. Sta di fatto che la relazione dei nuovi revisori è stata piuttosto severa.
Il nuovo delegato al bilancio  consigliere Minghella ha voluto invece rigirare la frittata;  ha difeso l’operato della precedente amministrazione di cui si pregia di essere il continuatore. Difesa dell’ambiente, miglioramento della viabilità, manutenzione ordinaria del cimitero, illuminazione e soprattutto servizi sociali. Quante cose ha fatto  il  sindaco Roberto Bacheca  e il suo primo governo!
Peccato che il delegato Minghella abbia dimenticato un particolare: la campagna elettorale è finita e un punto all’odg  sul bilancio non deve trasformarsi in un panegirico politico del vecchio governo della città, ma deve essere una relazione circostanziata e del tutto tecnica sulla salute finanziaria del Comune.
Come sostenuto dai consiglieri Rocchi e Bianchi, il delegato Minghella ha sottovalutato la voce ENTRATE o meglio, come il gioco delle tre carte, vicino a quelle vere, ha accettato che comparissero cifre  virtuali e di fatto non esigibili, come vecchie somme risalenti a diversi anni addietro che lo Stato e la Regione Lazio dovrebbero al Comune e che oggi qualsiasi politico anche di primo pelo sa bene essere non più  rivendicabili.  Più precisamente i revisori dei conti hanno ricordato alla Maggioranza che quasi 2 milioni di euro (precisamente 1748.017) sono “residui attivi”, cioè crediti, precedenti al 2008, ossia troppo “anziani” per essere credibili. Qualche esempio? Sono stati scritti nel bilancio consuntivo anche  59mila euro che dobbiamo ricevere dalla Regione per Macchiatonda dal…1998; quasi 400mila euro dallo Stato per “deviazione del traffico pesante” dal..2006. C’è poi la questione dei debiti fuori bilancio del 2012  (due sentenze, su cui i revisori lamentano il mancato invio alla corte dei conti) debiti che comunque saranno pagati. Come? In parte da soldi ricavati dalla lotta all’evasione, di TARSU e  vecchia ICI richiesti alla città.  Insomma, recupero dell’evasione non da investire in servizi, ma per coprire debiti. Per non parlare poi di un’altra mancanza: perché non figura il recupero dell’evasione  della Bucalossi ? Perché semplicemente quel recupero non s’è voluto fare.
Invenzioni e non conti in regola, sostiene il consigliere Rocchi.
Fortuna e non merito, sostiene il consigliere Bianchi ricordando che la giunta Bacheca, nel corso del suo mandato, è stata beneficiata di un’entrata eccezionale di ben 7milioni di euro di euro da parte dell’Enel, che è stata usata per coprire falle e mala amministrazione e di cui la cittadinanza non si è accorta per niente (quanti fossi possono essere portati in sicurezza con 7 milioni di euro?)
La relazione dei revisori dei conti (non di Rocchi e Bianchi) è stata chiara: per quanto riguarda il conto di bilancio i revisori - non Rocchi e Bianchi - lo hanno approvato con riserva, consigliando di non usare “l’avanzo di amministrazione” che risulta dal consuntivo economico; invece il conto di patrimonio (che costituisce la seconda parte del conto consuntivo)  i revisori  - non Rocchi e Bianchi -  non lo hanno approvato affatto per le gravi lacune e la mancanza di criteri che sono a garanzia dell’ attendibilità.
Se a qualcuno della maggioranza è venuto qualche dubbio, niente paura, interviene rassicurante il consigliere Maggi: è tutto a posto, ignorate gli ammonimenti dell’opposizione. Il consigliere di maggioranza Passerini che vuole motivare il suo voto viene zittito come uno scolaretto: richiesta fuori tempo massimo! Così l’incanto diventa realtà: il conto consuntivo viene approvato con i voti dell’intera  maggioranza a cui si aggiunge il consigliere Fratturato.
La pantomima della carica di vice presidente del Consiglio concessa alla minoranza nella figura di Eugenio Fratturato (che è in minoranza, ma non proprio) conclude il terzo consiglio comunale del secondo governo Bacheca. Un consiglio davvero singolare dove tutto è il contrario di tutto: entrate che non sono vere entrate, spese di un anno che però sono spalmate su più anni per far quadrare i conti, minoranze che non sono vere minoranze.
Eppure non di incantesimi ha bisogno la città,  ma di conti in regola e di amministratori capaci che sappiano essi per primi rispettare le leggi, nei tempi e nella sostanza.




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