Premessa: in questo post del 16 novembre 2013 avevamo illustrato le motivazioni di un nostro esposto alla Corte dei Conti sulla questione dei 400.000 euro da pagare al Consorzio Medio Tirreno.
Il giorno dopo con questo articolo prontamente il delegato Minghella ci risponde sui giornali telematici.
Ecco il nostro commento.
L'esposto che abbiamo
presentato in Corte dei Conti a proposito della causa persa con il Consorzio
Medio Tirreno ha spinto il delegato ai tributi a dare la sua versione. Forse
voleva rassicurarci; in realtà è riuscito a farci preoccupare ancora di più per
come ha fantasiosamente trasfigurato la realtà.
Innanzi tutto i fatti.
Lui dice che il Comune ha chiesto il lodo arbitrale contro il
Consorzio Tirreno: falso: è il consorzio che ci ha chiamati in
causa perché non pagavamo canoni e adduzione di acqua per gli anni 2009 e 2010,
malgrado che i nostri rappresentanti nel Consorzio avessero approvato il
bilancio che imponeva quei
pagamenti.
Lui dice che eravamo usciti dal
Consorzio: falso: la relativa delibera da sola non basta; per
uscire davvero ci vuole l'assenso degli altri consorziati: assenso mai chiesto
né ottenuto.
Lui dice che la causa riguardava anche il 2011 il 2012: falso:
La causa riguardava solo il 2009 e il 2010, anni cui si riferiscono i 400.000
euro da dare al Consorzio. I 160.000 euro sono per gli anni successivi e si
aggiungono ai 400.000, non vi sono compresi.
Secondo Minghella la causa
l'avremmo fatta per costringere ACEA a pagare!
Questa, malgrado una certa frequentazione del diritto, non l'avevo mai
sentita. Andare in causa con Medio Tirreno per far pagare ACEA meriterebbe il
Nobel per l'astuzia! Domanda: non
sarebbe stato più semplice fare causa ad ACEA senza perdere prima con Medio
Tirreno?
Infine: lui dice che noi
pagheremo i 400.000 euro e poi Acea ci ridarà i soldi. E come facciamo? A
quanto è dato sapere, ACEA già non ha mai pagato somme sicuramente dovute, cioè
i circa 100.000 euro l'anno per l'uso delle strutture (forse perché mai
chiesti?). E adesso Minghella pensa di chiedere ad ACEA denaro che siamo stati
condannati a pagare per aver commesso
errori ed omissioni gravissime di cui ACEA sicuramente non è responsabile? Buona
fortuna (a noi più che a lui)
Forse sarebbe stato meglio un
sobrio e dignitoso silenzio.
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