Chiedo scusa agli elettori di “Un’altra città è possibile”
se stasera non ho partecipato al Consiglio comunale. Nessuno dei consiglieri di opposizione
lo ha fatto, e anzi oggi pomeriggio abbiamo protocollato la richiesta di rimandare
la seduta e riconvocare il Consiglio
secondo le modalità prescritte per legge, stavolta. Infatti il punto è proprio
questo: non abbiamo potuto partecipare al Consiglio semplicemente perché i documenti
ci sono stati consegnati solo poche ore fa, oltre ad altri vizi di forma nel numero dei
giorni dalla convocazione a stasera.
Quando si tratta di Consigli comunali la faccenda del tempo
è essenziale.
L’opposizione ha il compito di valutare atti che non ha mai
visto, che non ha prodotto, che non ha condiviso. Affinché tale controllo abbia
un minimo di dignità (e di senso) i consiglieri devono avere il tempo di
leggere le bozze di delibere, rileggerle, raccogliere dati, fare giri negli
uffici, discuterne insieme, farne una sintesi.
Il Consiglio di stasera prevede punti importanti, purtroppo.
Ben tre interrogazioni presentate da noi (tra cui una relativa allo stato dei
fossi e alla mancanza di un Piano di Emergenza Comunale, presentata più di un
mese fa) e inoltre una delibera su debiti fuori bilancio ed una sulla
salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Le risposte alle interrogazioni ci sono state recapitate
martedì, e non avrebbero costituito problema: le altre due delibere, però,
presuppongono competenze tecniche tali che non si possono improvvisare.
Del resto, anche chi possiede tali competenze ha diritto al
tempo necessario per esprimere una valutazione meditata.
Le bozze delle due delibere sono state disponibili solo
nella tarda mattinata di oggi, quindi mi è mancato il tempo, ci è mancato il tempo, per approfondirle.
Chiedo scusa, ma mi permetto di esprimere un sentimento: mi
dispiace di essere stata costretta a venir meno ad un impegno, ma non mi
strappo i capelli all’idea di aver perso una seduta di Consiglio, se non altro
perché l’ultima, quella di due giorni fa, ancora è piuttosto recente…
Nell’ultima seduta di
martedì 26 novembre l’opposizione
ha cercato di dimostrare alla maggioranza come fosse ancora possibile abolire
la TARES e tornare a TARSU. Ha mostrato circa 600 firme raccolte in 3 giorni.
Ha argomentato con cifre e dati, stringenti e credibili.
La maggioranza ha
risposto picche ai cittadini e alle nostre cifre, e io non nego il suo diritto
a fare ciò, ma “il modo ancor m’ offende”, e lo dico da cittadina, prima che da consigliera
comunale.
Quando Fronti ha chiesto un’interruzione del Consiglio per
una riunione di capigruppo, per poter spiegare meglio, per proporre una
tempistica, il capogruppo PDL Marco Maggi (che è lo stesso di 5 anni fa) ha preso la parola
e come già fatto diverse volte nel corso dei 5 anni ha detto forte e chiaro
così (quasi con le stesse parole dei 5 anni): ringraziamo la minoranza per il
contributo, ma noi andiamo avanti per la nostra strada.
Quando poi, dopo aver
discusso la delibera sulla Tares, siamo passati a discutere di bilancio, quando
poi siamo tornati sul fatto che, con la TARES, il Comune di Santa Marinella finisce
per avere oltre 7 milioni da spendere nell’unico mese che manca alla fine del
2013, alcuni di maggioranza hanno
cominciato a mandare messaggi altrettanto forti e chiari: fatela finita che ci
avete stufato.
Peccato, perché si lavora per la città.
Peccato che i nuovi (quelli che non sono mai venuti in
Consiglio comunale in precedenza) non sappiano cosa è successo nei trascorsi 5
anni, e quanto temiamo la continuità - degli atteggiamenti e delle decisioni,
tipo Consigli comunali in cui i documenti vengono consegnati poche ore prima
della seduta. Con la minoranza che protesta, scrive, chiede e quindi resta a casa.
Peccato.
Paola Rocchi
p.s. Giunge notizia che la maggioranza ha regolarmente svolto il Consiglio comunale. Senza l'opposizione tra i piedi è durato pochissimo.
p.s. Giunge notizia che la maggioranza ha regolarmente svolto il Consiglio comunale. Senza l'opposizione tra i piedi è durato pochissimo.
E' semplicemente vergognoso! Ma loro nin si vergognano: anzi, ne vanno fieri. Maggi, direttore d'orchestra di una Amministrazione becera, dovrebbe essere il primo a vergognarsi per la gestione della problematica legata alla raccolta differenziata. E invece, ancira lì a dettare tempi e condizioni. Un Sinsaco che definire "primo cittadino" offende gli altri che seguono. Ed ora: se la cantano e se la suonano. Senza contraddittorio. Follia pura, oltre che arroganza straripante!
RispondiElimina"...e 'l modo ancor m'offende."
RispondiEliminaPerché utilizzare l'emistichio dantesco per comunicarci la sua sacrosanta indignazione ( Di cui per altro non è ancora oggi chiaro il significato,che alcuni leggono a scorno della stessa Francesca. )? Perché equiparare la terribilità del gesto di Gian Ciotto alla meschina politica di infimo cabottaggio che praticano quei quattro analfabeti della maggioranza?
cabotaggio,ca va sens dire...
RispondiEliminaL'anonimo estensore del post sarà contento di sapere che ha colto nel segno. Mentre scrivevo la citazione, ho davvero pensato: "ma non sarà mica sacrilego usare la bella bocca di Francesca per simili piccine circostanze".
RispondiEliminaMi sono risposta: "no, così ci ricordiamo tutti che da qualche parte è pur esistita, e potrebbe esistere ancora, la Grandezza"
P.R.