“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

giovedì 28 novembre 2013

Perché sono rimasta a casa

Chiedo scusa agli elettori di “Un’altra città è possibile” se stasera non ho partecipato al Consiglio comunale. Nessuno dei consiglieri di opposizione lo ha fatto, e anzi oggi pomeriggio abbiamo protocollato la richiesta di rimandare la seduta e  riconvocare il Consiglio secondo le modalità prescritte per legge, stavolta. Infatti il punto è proprio questo: non abbiamo potuto partecipare al Consiglio semplicemente perché i documenti ci sono stati consegnati solo poche ore fa,  oltre ad altri vizi di forma nel numero dei giorni dalla convocazione a stasera.
Quando si tratta di Consigli comunali la faccenda del tempo è essenziale.
L’opposizione ha il compito di valutare atti che non ha mai visto, che non ha prodotto, che non ha condiviso. Affinché tale controllo abbia un minimo di dignità (e di senso) i consiglieri devono avere il tempo di leggere le bozze di delibere, rileggerle, raccogliere dati, fare giri negli uffici, discuterne insieme, farne una sintesi.
Il Consiglio di stasera prevede punti importanti, purtroppo. Ben tre interrogazioni presentate da noi (tra cui una relativa allo stato dei fossi e alla mancanza di un Piano di Emergenza Comunale, presentata più di un mese fa) e inoltre una delibera su debiti fuori bilancio ed una sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Le risposte alle interrogazioni ci sono state recapitate martedì, e non avrebbero costituito problema: le altre due delibere, però, presuppongono competenze tecniche tali che non si possono improvvisare.
Del resto, anche chi possiede tali competenze ha diritto al tempo necessario per esprimere una valutazione meditata.
Le bozze delle due delibere sono state disponibili solo nella tarda mattinata di oggi, quindi mi è mancato il tempo, ci è mancato il tempo, per approfondirle.
Chiedo scusa, ma mi permetto di esprimere un sentimento: mi dispiace di essere stata costretta a venir meno ad un impegno, ma non mi strappo i capelli all’idea di aver perso una seduta di Consiglio, se non altro perché l’ultima, quella di due giorni fa, ancora è piuttosto recente…
Nell’ultima seduta di  martedì 26   novembre l’opposizione ha cercato di dimostrare alla maggioranza come fosse ancora possibile abolire la TARES e tornare a TARSU. Ha mostrato circa 600 firme raccolte in 3 giorni. Ha argomentato con cifre e dati, stringenti e credibili.
 La maggioranza ha risposto picche ai cittadini e alle nostre cifre, e io non nego il suo diritto a fare ciò, ma “il modo ancor m’ offende”, e lo dico  da cittadina, prima che da consigliera comunale.
Quando Fronti ha chiesto un’interruzione del Consiglio per una riunione di capigruppo, per poter spiegare meglio, per proporre una tempistica, il capogruppo PDL Marco Maggi (che è lo stesso di 5 anni fa) ha preso la parola e come già fatto diverse volte nel corso dei 5 anni ha detto forte e chiaro così (quasi con le stesse parole dei 5 anni): ringraziamo la minoranza per il contributo, ma noi andiamo avanti per la nostra strada.
Quando poi,  dopo aver discusso la delibera sulla Tares, siamo passati a discutere di bilancio, quando poi siamo tornati sul fatto che, con la TARES, il Comune di Santa Marinella finisce per avere oltre 7 milioni da spendere nell’unico mese che manca alla fine del 2013, alcuni di  maggioranza hanno cominciato a mandare messaggi altrettanto forti e chiari: fatela finita che ci avete stufato.

Peccato, perché si lavora per la città.
Peccato che i nuovi (quelli che non sono mai venuti in Consiglio comunale in precedenza) non sappiano cosa è successo nei trascorsi 5 anni, e quanto temiamo la continuità - degli atteggiamenti e delle decisioni, tipo Consigli comunali in cui i documenti vengono consegnati poche ore prima della seduta. Con la minoranza che protesta, scrive, chiede e quindi resta a casa.
Peccato.

Paola Rocchi

p.s. Giunge notizia che la maggioranza ha regolarmente svolto il Consiglio comunale. Senza l'opposizione tra i piedi è durato pochissimo.  

4 commenti:

  1. E' semplicemente vergognoso! Ma loro nin si vergognano: anzi, ne vanno fieri. Maggi, direttore d'orchestra di una Amministrazione becera, dovrebbe essere il primo a vergognarsi per la gestione della problematica legata alla raccolta differenziata. E invece, ancira lì a dettare tempi e condizioni. Un Sinsaco che definire "primo cittadino" offende gli altri che seguono. Ed ora: se la cantano e se la suonano. Senza contraddittorio. Follia pura, oltre che arroganza straripante!

    RispondiElimina
  2. "...e 'l modo ancor m'offende."

    Perché utilizzare l'emistichio dantesco per comunicarci la sua sacrosanta indignazione ( Di cui per altro non è ancora oggi chiaro il significato,che alcuni leggono a scorno della stessa Francesca. )? Perché equiparare la terribilità del gesto di Gian Ciotto alla meschina politica di infimo cabottaggio che praticano quei quattro analfabeti della maggioranza?

    RispondiElimina
  3. cabotaggio,ca va sens dire...

    RispondiElimina
  4. L'anonimo estensore del post sarà contento di sapere che ha colto nel segno. Mentre scrivevo la citazione, ho davvero pensato: "ma non sarà mica sacrilego usare la bella bocca di Francesca per simili piccine circostanze".
    Mi sono risposta: "no, così ci ricordiamo tutti che da qualche parte è pur esistita, e potrebbe esistere ancora, la Grandezza"
    P.R.

    RispondiElimina