Per rispetto dei cittadini
chiamati in questi giorni a pagare integralmente il servizio di
igiene urbana, ci sembra doveroso intervenire sulla notizia dei
195mila euro di multa alla Gesam per ben 47 inadempienze.
L'iniziativa ci appare inevitabile, quanto incredibilmente
tardiva. Il fatto che si sia verificata con il ritardo di 2 anni
non finisce di costituire per noi stupore e motivo di sdegno.
Tale sottovalutazione del problema ha infatti procurato danni di
immagine alla città, mancanza di decoro e di igiene urbana,
utilizzo inefficiente di risorse economiche, tutte cose
intollerabili per una cittadina civile. Un atteggiamento diverso
da parte dell'Amministrazione, non solo avrebbe assicurato la
pulizia della nostra città, ma avrebbe aiutato anche la Gesam a
migliorare il servizio, evitando l'intricata situazione
attuale.La multa sulle inadempienze della ditta è inevitabile
perché le inadempienze sono sotto gli occhi di tutti: le strade
non spazzate, il porta a porta iniziato in ritardo e non ancora
concluso, le condizione pietose del centro raccolta sono solo le
mancanze più evidenti e macroscopiche. Non ci stancheremo però
di ripetere che tali inadempienze sono state chiare da subito,
dall'estate del 2011, in cui non solo la Gesam dopo 5 mesi
ancora non iniziava il porta a porta, ma a nostro giudizio non
sfalciava le strade, né le teneva pulite. Allora furono sindaco
e delegato a difendere l'operato della ditta, cosa documentata
dagli articoli di stampa. Un anno dopo, sempre d'estate, la
situazione presentava secondo noi già un lungo elenco di
mancanze contrattuali, evidenza ignorata però del tutto dai
responsabili politici e amminstrativi. Vorremmo così ricordare
che già un anno fa chiedemmo un cambio di marcia proprio nei
controlli con una mozione rimasta lettera morta, come se la
Gesam fosse un soggetto intoccabile.
Poi la svolta.
L'atteggiamento nei confronti dela Gesam appare cambiato ma
l'ambiguatà resta evidentemente, perché la giunta ha votato la
mozione per la risoluzione del contratto, ma per un mese non
l'ha neppure consegnata alla responsabile del servizio, mentre
nell'ultimo Consiglio, il delegato Maggi ha detto di rifiutare
una visione troppo negativa della situazione. In fondo, cosa
sono mai 47 inadempienze.
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