Il Consiglio comunale di lunedì 5 è stato impegnativo e
importante, per come si è svolto.
Le tre interrogazioni
che portano anche la firma della consigliera Rocchi di ACP non hanno ricevuto
nessuna risposta soddisfacente. Tutti i
punti di discussione sul Regolamenti sono stati rimandati.
Dividiamo la cronaca del Consiglio per una più agevole consultazione. Qui si parla dei regolamenti
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Sui regolamenti c’è
stato poi un significativo cambio di programma.
In discussione ce n’erano
4: Albo delle associazioni, sponsorizzazioni, stabilimenti balneari,
cimitero.
Prima di iniziare la discussione, ha chiesto la parola il
consigliere Fratturato.
Poiché la commissione che doveva preparare la discussione
sui regolamenti è andata deserta (fissata in pieno ponte di primo maggio),
Fratturato ha chiesto che la discussione sul regolamento per le migliorie degli
stabilimenti fosse rimandato, per permettere approfondimenti.
Il sindaco ha chiesto riunione di capigruppo, a cui ha
partecipato il delegato al demanio Dott. Gasparri.
Lo stesso ha quindi preso la parola al termine della riunione. Ha affermato di aver lavorato sul Regolamento per 6 mesi, di essere sicuro della sua bontà, ma di capire le esigenze della maggioranza, e di essere quindi d’accordo ad un rinvio.
Lo stesso ha quindi preso la parola al termine della riunione. Ha affermato di aver lavorato sul Regolamento per 6 mesi, di essere sicuro della sua bontà, ma di capire le esigenze della maggioranza, e di essere quindi d’accordo ad un rinvio.
Quindi ha chiesto la parola la consigliera di ACP. Ha
premesso di ritenere il Regolamento complesso e denso, e quindi di condividere un rinvio per approfondire. Ha affermato di ritenere che l’obiettivo del
Regolamento sia migliorare il servizio ai bagnanti e il lavoro degli operatori,
e di condividere molte delle proposte. Il problema è un altro. La consigliera
ha detto di sentirsi in dovere di porre una questione politica inevitabile alla
maggioranza, oltre che di confessare un imbarazzo come consigliere: su un
provvedimento del genere, la maggioranza non ritiene che il delegato Gasparri
sia in conflitto d’interessi, rispetto alla gestione dello
stabilimento comunale?
Il Presidente del Consiglio ha affermato che la risposta era
di competenza del segretario, il quale ha dichiarato la non incompatibilità del
delegato (ma non era questa l’obiezione). Sul “conflitto d’interessi” ha ammesso una
questione di opportunità politica. Il sindaco ha dichiarato di non rintracciare
alcun conflitto d’interesse nel provvedimento.
Dopo aver comunque rinviato la discussione del regolamento
sugli stabilimenti, si è ritenuto inevitabile rinviare anche gli altri, su cui l’opposizione
avrebbe proposto emendamenti.
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