Una mozione a favore della qualità del turismo, a favore del
decoro e anche dei commercianti di Santa Marinella. Con questo spirito ACP ha
firmato insieme al PD una mozione che chiede di cambiare le regole sui
mercatini di “antiquariato, artigianato e collezionismo” e soprattutto su
quello più grande, su cui Rocchi e Bianchi hanno le idee chiare: il mercatino estivo non va allestito in Passeggiata,
ma in altre luoghi del centro (per esempio via della Libertà, o magari negli
spazi del porto, come era alcuni anni fa, soprattutto ora che 3 sopralluoghi e 3 relazioni di tecnici hanno sancito la necessità di
restaurare il manufatto).
Nonostante il precedente regolamento indicasse tipologie di
merci ben precise e di qualità (artigianato, antiquariato, vintage, opere artistiche) l’esperienza di questi
anni ha dimostrato che nel mercatino in passeggiata nelle sere d’estate si vendono oggetti molto vari e prodotti in serie, non ci
risultano controlli sulla tipologia delle merci, queste sono quelle di ogni mercato rionale senza eccellenze, mentre le bancarelle
chiudono la vista e intasano il
traffico.
Ora c’è un problema in più. Da due giorni sono iniziati i
lavori di messa in sicurezza della passeggiata, che dovrebbero finire a maggio,
ma il condizionale è d’obbligo, visto i precedenti. Secondo la delibera 67, non
sono lavori definitivi ma di “puntellamento” per “rendere possibile la
fruizione estiva”. Anche se per questa unica volta dei lavori pubblici a Santa
Marinella dovessero chiudersi in tempo, cioè entro maggio, noi riteniamo che sia più
prudente non autorizzare i mercatini proprio in passeggiata, anche per un
motivo di sicurezza.
Nel chiedere di cambiare il regolamento sui mercatini con
una mozione consiliare, Rocchi e Bianchi hanno poi formulato specifici
suggerimenti rispetto alla qualità delle vendite. Nei mercatini non devono
essere proposte le stesse merci dei negozi o del mercato del giovedì, ma
veramente oggetti di antiquariato, di collezionismo e frutto dell’ingegno
personale.
Questo potrebbe rendere i mercatini delle vere attrazioni
non in concorrenza con i negozi locali, i cui proprietari quest’anno manifestano una preoccupazione in più: con la passeggiata
chiusa da transenne, con lo stabilimento comunale che, a quanto si capisce, non
affitterà cabine, che fine farà il turismo della cosiddetta (e ormai defunta?) “Perla del Tirreno”? A
questo interrogativo preoccupante noi ne aggiungiamo un altro: se la prima
perizia sulla passeggiata risale a
dicembre 2013, perché i lavori sono iniziati 5 mesi dopo, ad apertura di
stagione estiva?
Paolo Montaldo coordinatore ACP
Paola Rocchi consigliera ACP
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