Il regolamento per le migliorie stagionali sul pubblico
demanio che sarà portato alla discussione del prossimo Consiglio comunale
recepisce una normativa regionale del 2009 e si presenta come un provvedimento
concepito per migliorare il servizio ai clienti e la situazione economica di chi fa impresa.
Riconosciamo che la materia è senza dubbio importante e non
avremmo difficoltà a votare o sostenere una delibera che vada in questo senso,
permettendo a chi gestisce le spiagge di ampliare la sua offerta e i servizi ai
clienti. Ovviamente tutto questo nel
rispetto dell’interesse generale, del turismo e della bellezza del nostro
territorio.
Data questa premessa, dichiariamo però di essere molto
perplessi, se non preoccupati, sulla bontà e l’efficacia del regolamento
previsto in discussione, soprattutto dopo la sua esposizione in Commissione
demanio.
Invitiamo i nostri amministratori a consultare un recente regolamento sull’utilizzo degli arenili nel Comune di Forte dei Marmi. La delibera prevede persino il disegno di come devono essere realizzate sdraie, sedie, ombrelloni, lettini. Poiché il turismo balneare è la risorsa più importante della Versilia, siamo certi che tale sforzo di omogeneità abbia a Forte dei Marmi un unico obiettivo, cioè quello di garantire la qualità, la bellezza, l’armonia delle principali strutture ricettive di una cittadina di mare, cioè le spiagge. A fronte della sforzo che fanno altri (con risultati che noi ci sogniamo) l’Amministrazione Bacheca che pensa di fare?
Invitiamo i nostri amministratori a consultare un recente regolamento sull’utilizzo degli arenili nel Comune di Forte dei Marmi. La delibera prevede persino il disegno di come devono essere realizzate sdraie, sedie, ombrelloni, lettini. Poiché il turismo balneare è la risorsa più importante della Versilia, siamo certi che tale sforzo di omogeneità abbia a Forte dei Marmi un unico obiettivo, cioè quello di garantire la qualità, la bellezza, l’armonia delle principali strutture ricettive di una cittadina di mare, cioè le spiagge. A fronte della sforzo che fanno altri (con risultati che noi ci sogniamo) l’Amministrazione Bacheca che pensa di fare?
Aumenta l’elenco delle strutture amovibili che uno
stabilimento può ospitare, recependo la normativa regionale. Inserisce bar ,
chioschi, punti ristoro, distributori, giochi per bambini, persino “strutture
galleggianti ludiche” , ma non dà un minimo di regola su come tali manufatti
rimovibili debbano essere realizzati. E qui si manifestano le nostre
preoccupazioni! Intanto per le
dimensioni, che sono a piacimento dei gestori. Poi per i colori o i materiali.
Anche qui la Maggioranza rinuncia a dare qualsiasi indicazione, sconfessando il
suo stesso regolamento approvato nel 2011, che invece imponeva limiti almeno
alla dimensione dei manufatti e delle passerelle di lancio. Stavolta nessuna indicazioni. Tana libera tutti. Tutti
autonomi di fare come vogliono, fidando
“nel buon senso” degli operatori, così ci è stato detto in Commissione.
E poi ci è stato detto anche altro.
Il delegato Gasparri ha dichiarato che le questioni
paesaggistiche non sono prese in
considerazione dai primi articoli del regolamento, anche perché saranno poi gestite
dall’ufficio che rilascia le
autorizzazioni paesaggistiche.
La cosa ci sembra assurda: permettere tutto, sapendo che poi
qualche ufficio vieterà qualcosa, ufficio che sarà lasciato solo a decidere, e
solo di fronte a inevitabili contenziosi. O al meccanismo del silenzio assenso.
E poi perché dovrebbe controllare, se ci è stato detto che con questo
regolamento si passa dal un “regime autorizzativo” a quello “comunicativo”? Insomma,
ai gestori degli stabilimenti basterà comunicare le migliorie proposte, a loro
piacimento. Cercheremo di chiarire la cosa in Consiglio, ma già da quello che
ci è stato detto in commissione la questione sembra chiara: il Comune rinuncia
ad ogni attività programmatoria, ad ogni potere su aspetti come la dimensione,
la forma, il colore che devono avere
manufatti rimovibili che sorgeranno sulle sue spiagge. Tutto questo in nome di
che?
Di una visione liberista dell’economia, ci è stato detto.
Ma qui una domanda sorge spontanea. La visione liberista
dell’economia prevede anche che il delegato incaricato di seguire un
regolamento del genere abbia stretti legami famigliari con gli operatori
economici coinvolti?
In Consiglio comunale ACP insisterà su due aspetti.
1) Crediamo
che politicamente la giunta Bacheca dovrebbe risolvere il chiaro problema
politico del conflitto di interesse che riguarda il delegato al Demanio.
2) Bene
il recepimento della normativa regionale che permette il largo uso di strutture
rimovibili, ma con precisi confini stabiliti dall’Amministrazione, che ha
l’obbligo di pensare al bene generale, non a quello di singoli soggetti.
Proponiamo cioè di
a) reintrodurre le tabelle sulle
dimensioni concesse, tabelle che erano presenti già nel precedente regolamento;
b) dare prescrizioni sull’uso dei
materiali e sui colori, recependo magari nella stessa delibera le prescrizioni
della paesaggistica;
c) imporre a chi ha una concessione la pulizia
periodica invernale degli arenili (almeno bimestrale) in mondo che le spiagge
siano gradevoli e fruibili anche d’estate.
Ci sembrano richieste ragionevoli.
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