“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

martedì 13 maggio 2014

La nostra posizione sulla delibera che riguarda gli stabilimenti balneari




Il regolamento per le migliorie stagionali sul pubblico demanio che sarà portato alla discussione del prossimo Consiglio comunale recepisce una normativa regionale del 2009 e si presenta come un provvedimento concepito per migliorare il servizio ai clienti e la  situazione economica di chi fa impresa.
Riconosciamo che la materia è senza dubbio importante e non avremmo difficoltà a votare o sostenere una delibera che vada in questo senso, permettendo a chi gestisce le spiagge di ampliare la sua offerta e i servizi ai clienti. Ovviamente tutto questo  nel rispetto dell’interesse generale, del turismo e della bellezza del nostro territorio.

Data questa premessa, dichiariamo però di essere molto perplessi, se non preoccupati, sulla bontà e l’efficacia del regolamento previsto in discussione, soprattutto dopo la sua esposizione in Commissione demanio.
Invitiamo i nostri amministratori a consultare un recente regolamento sull’utilizzo degli arenili  nel Comune di Forte dei Marmi. La delibera prevede persino il disegno di come devono essere realizzate sdraie, sedie, ombrelloni, lettini. Poiché il turismo balneare è la risorsa più importante della Versilia, siamo certi che tale sforzo di omogeneità abbia a Forte dei Marmi un unico obiettivo, cioè quello di garantire la qualità, la bellezza, l’armonia delle principali strutture ricettive di una cittadina di mare, cioè le spiagge. A fronte della sforzo che fanno altri (con  risultati che noi ci sogniamo) l’Amministrazione Bacheca che pensa di fare?
Aumenta l’elenco delle strutture amovibili che uno stabilimento può ospitare, recependo la normativa regionale. Inserisce bar , chioschi, punti ristoro, distributori, giochi per bambini, persino “strutture galleggianti ludiche” , ma non dà un minimo di regola su come tali manufatti rimovibili debbano essere realizzati. E qui si manifestano le nostre preoccupazioni! Intanto per  le dimensioni, che sono a piacimento dei gestori. Poi per i colori o i materiali. Anche qui la Maggioranza rinuncia a dare qualsiasi indicazione, sconfessando il suo stesso regolamento approvato nel 2011, che invece imponeva limiti almeno alla dimensione dei manufatti e delle passerelle di lancio. Stavolta  nessuna indicazioni. Tana libera tutti. Tutti autonomi di fare come vogliono,  fidando “nel buon senso” degli operatori, così ci è stato detto in Commissione.
E poi ci è stato detto anche altro.
Il delegato Gasparri ha dichiarato che le questioni paesaggistiche  non sono prese in considerazione dai primi articoli del regolamento, anche perché saranno poi gestite dall’ufficio che  rilascia le autorizzazioni paesaggistiche.
La cosa ci sembra assurda: permettere tutto, sapendo che poi qualche ufficio vieterà qualcosa, ufficio che sarà lasciato solo a decidere, e solo di fronte a inevitabili contenziosi. O al meccanismo del silenzio assenso. E poi perché dovrebbe controllare, se ci è stato detto che con questo regolamento si passa dal un “regime autorizzativo” a quello “comunicativo”? Insomma, ai gestori degli stabilimenti basterà comunicare le migliorie proposte, a loro piacimento. Cercheremo di chiarire la cosa in Consiglio, ma già da quello che ci è stato detto in commissione la questione sembra chiara: il Comune rinuncia ad ogni attività programmatoria, ad ogni potere su aspetti come la dimensione, la forma, il colore  che devono avere manufatti rimovibili che sorgeranno sulle sue spiagge. Tutto questo in nome di che?
Di una visione liberista dell’economia, ci è stato detto.
Ma qui una domanda sorge spontanea. La visione liberista dell’economia prevede anche che il delegato incaricato di seguire un regolamento del genere abbia stretti legami famigliari con gli operatori economici coinvolti?
In Consiglio comunale ACP  insisterà su due aspetti.
1)      Crediamo che politicamente la giunta Bacheca dovrebbe risolvere il chiaro problema politico del conflitto di interesse che riguarda il delegato al Demanio.
2)      Bene il recepimento della normativa regionale che permette il largo uso di strutture rimovibili, ma con precisi confini stabiliti dall’Amministrazione, che ha l’obbligo di pensare al bene generale, non a quello di singoli soggetti. Proponiamo cioè di
a) reintrodurre le tabelle sulle dimensioni concesse, tabelle che erano presenti già nel precedente regolamento;
b) dare prescrizioni sull’uso dei materiali e sui colori, recependo magari nella stessa delibera le prescrizioni della paesaggistica;
 c) imporre a chi ha una concessione la pulizia periodica invernale degli arenili (almeno bimestrale) in mondo che le spiagge siano gradevoli e fruibili anche d’estate.
Ci sembrano richieste ragionevoli.

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