Oggi il quotidiano locale "La provincia" ha pubblicato una cronaca della conferenza stampa sul progetto per l'uso del castello di Santa Severa, elaborato dal centrosinistra cittadino - PD, ACP, SEL.
Sia nell'occhiello che nel testo, abbiamo notato un grave errore di interpretazione. Abbiamo quindi inviato una richiesta di rettifica, che è stata pubblicata dal quotidiano Civonline.
Riportiamo qui il testo della lettera inviata al giornale.
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In relazione alle notizie apparse oggi sul vostro
quotidiano, ci corre l’obbligo di chiarire un aspetto importante del nostro
progetto che nella formulazione del vostro articolo produce un grave equivoco.
Il progetto del centro sinistra è incentrato sull’unitarietà
dell’uso degli spazi.
Non prevediamo
affatto (come riportato nell’occhiello e nel testo) che “la foresteria e
il centro congressi andranno ai privati e la torre saracena il museo e le botteghe
artigianali al comune”. Si è trattato di un evidente fraintendimento delle parole usate nell’esposizione del progetto .
L’ originalità è l’ambizione del progetto stanno proprio nel
prevedere un uso unico e coordinato, da parte dello stesso soggetto gestore, di
tutti gli spazi. Foresteria, punto
ristoro, rocca, giardini, botteghe artigianali. Senza spacchettamenti. Si
prevede quindi che l’indirizzo e la gestione siano condivisi
tra Partner di eccellenza privati e
pubblici, Regione e Comune, sempre nell’ottica dell’interesse generale.
Ciò realizza la
necessaria sinergia tra pubblico e privati.
Anzi aggiungiamo che lo spacchettamento, si tradurrebbe
proprio nella commercializzazione e nello svilimento di alcuni spazi del castello, a scapito dell’interesse pubblico
complessivo.
Visto la rilevanza della questione,vista l’errata
interpretazione di un passaggio cruciale, vi prego di voler rettificare la
notizia, nei termini che ho appena esposto.
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