“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

venerdì 2 maggio 2014

Il bello che c’è


                                
                                                                                                                         

AAA. Lavoro cercasi. E se puntassimo sulla cultura?        

Il motore dell’economia di S. Marinella è stata dapprima la terra destinata alla coltivazione dei fiori, poi l’edilizia. La floricoltura inorgogliva gli abitanti:  S. Marinella seconda solo a  S. Remo; l’ edilizia ha portato tanta ricchezza anche se il prezzo è stato quello di distruggere alcune aree, magari quelle più belle strappate proprio alla coltivazione dei fiori.  Sia l’una che l’altra sopravvivono ancora, ma non riescono ad essere più i settori  trainanti dell’economia  della  città. Il turismo  fa ancora la sua parte, ma spesso ne beneficiano sempre gli stessi, albergatori di strutture avviate, ristoranti vari e stabilimenti balneari. Anche il mercato delle seconde case  ha ricevuto una battuta d’arresto,  gli affitti estivi sempre di meno e non più così redditizi.

E’ il quadro desolante di S. Marinella  oggi. I giovani  fuggono e quelli che rimangono si rassegnano ad un futuro da pendolare (S. Marinella sempre più dormitorio) o a cogliere opportunità di lavoro stagionale - il bagnino, il cameriere - in attesa di migliore sorte in futuro.

Si può fare di più?

Il Castello di S. Severa, di cui si discute in questi giorni,  potrebbe  davvero rappresentare un’ opportunità per l’economia di S. Marinella a condizione  di fare le scelte giuste con riguardo particolare all’occupazione giovanile anche quella qualificata e professionale. A condizione di voler portare a S. Marinella davvero qualcosa di nuovo, fuori da logiche tradizionali.

 Immaginiamo.

Un gruppo di giovani chiamati a partecipare  a un corso  di alta formazione professionale in settori quali  arte, cultura e divulgazione scientifica. La Regione Lazio, in quanto proprietaria del Castello, indice il bando di gara per la selezione dei candidati, oppure essa stessa si fa promotrice di una start up istituendo corsi di formazione con docenti di alta professionalità. Il corso potrebbe durare nove mesi  al termine del quale i giovani verrebbero selezionati per diverse responsabilità operative e far parte di una Società di gestione del Castello.

 Undici mesi all’anno di attività attrattive nel Castello. Non solo museo di se stesso, non solo visite per il già tanto che c’è (Museo del Mare, Museo Nazionale Pyrgense, sito archeologico scavi di Pyrgi, Chiesa paleocristiana di Pyrgi e Chiesa dell’ Assunta) ma soprattutto proposte culturali che vanno nella direzione  di uno  sviluppo  del Castello come Centro polifunzionale. Promozione e divulgazione di numerosi ambiti culturali come  scienze del territorio (agraria e biologia), ricerca scientifica e information technology, pittura, scultura, fotografia, musica classica e contemporanea, spettacolo dal vivo, enogastronomia, artigianato e commercio.

La Società di gestione,  in sinergia con la Regione Lazio e  il Comune di S. Marinella,  organizza le attività e gli spazi del Castello  con Partner di eccellenza interessati all’ iniziativa. Un mix di competenze diverse a garanzia della polifunzionalità del Centro. Partner come l’Università della Tuscia,  strutture di eccellenza come il MAXXI, il Macro o il Palazzo delle Esposizioni , il Conservatorio di S. Cecilia o l’ Etoile Acadamy Boscolo di Tuscania al fine di realizzare seminari,  master  e attività di divulgazione scientifica,  progetti di ricerca/formazione,  eventi espositivi, convegni, seminari, master class, performance e spettacoli, eventi enogastronomici, degustazioni, corsi e concorsi. E inoltre  enti artigianali  per incrementare le offerte commerciali, per formare  e selezionare artigiani di eccellenza (liutaio, decoratore, ceramista, soffiatore di vetro, orafi …) e  tanti altri centri di valore  che potrebbero essere coinvolti.

La Società  gestisce in maniera unitaria il Castello  offrendo ai suoi partner abituali o occasionali la meravigliosa cornice del complesso. I corsisti provengono da tutta Italia o dall’estero e sono ospitati nelle camere della foresteria, recentemente restaurate dalla stessa Regione Lazio, pranzano nel ristorante del Castello, godono accanto all’attività da loro svolta delle numerose iniziative presenti nel Castello ( mostre e spettacoli) e della passeggiata sulla spiaggia limitrofa nei momenti  di riposo.

La Società offre servizi e organizza eventi chiedendo il contributo finanziario degli enti che a essa si rivolgono e agli sponsor di turno. Il  progetto  prevede le fonti di finanziamento e mira allo sviluppo economico della città  anche quello derivato dall’ indotto  delle attività descritte. Pensiamo agli operai per la manutenzione del complesso e per l’installazione di palchi e di mostre, agli elettricisti e ai falegnami, agli addetti alle pulizie, ai giardinieri e al personale necessario a tutte le attività previste,  per esempio operatori di marketing e comunicazione  o  informatici per la   creazione di  un portale del Castello.

Nulla a svantaggio di attività già esistenti che, invece, godrebbero  dell’ aumentato flusso turistico  al Castello. Tutto per i giovani e la città.

Tutte queste cose e molte altre  costituiscono le linee programmatiche  del progetto sul Castello che le forze del centro sinistra di S. Marinella/S. Severa hanno ideato e presentato alla Regione Lazio (PD, ACP, SEL).

Chi l’avrebbe mai  detto che uno slancio all’economia della città sarebbe potuto venire proprio dal Castello e da quel settore  sottostimato da gran parte della nostra classe politica e dirigente che è la CULTURA?


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