Il bello che c’è
AAA. Lavoro cercasi. E se puntassimo
sulla cultura?
Il
motore dell’economia di S. Marinella è stata dapprima la terra destinata alla
coltivazione dei fiori, poi l’edilizia. La floricoltura inorgogliva gli
abitanti: S. Marinella seconda solo
a S. Remo; l’ edilizia ha portato tanta
ricchezza anche se il prezzo è stato quello di distruggere alcune aree, magari
quelle più belle strappate proprio alla coltivazione dei fiori. Sia l’una che l’altra sopravvivono ancora, ma
non riescono ad essere più i settori
trainanti dell’economia della città. Il turismo fa ancora la sua parte, ma spesso ne
beneficiano sempre gli stessi, albergatori di strutture avviate, ristoranti
vari e stabilimenti balneari. Anche il mercato delle seconde case ha ricevuto una battuta d’arresto, gli affitti estivi sempre di meno e non più
così redditizi.
E’ il
quadro desolante di S. Marinella oggi. I
giovani fuggono e quelli che rimangono
si rassegnano ad un futuro da pendolare (S. Marinella sempre più dormitorio) o
a cogliere opportunità di lavoro stagionale - il bagnino, il cameriere - in
attesa di migliore sorte in futuro.
Si
può fare di più?
Il
Castello di S. Severa, di cui si discute in questi giorni, potrebbe
davvero rappresentare un’ opportunità per l’economia di S. Marinella a
condizione di fare le scelte giuste con
riguardo particolare all’occupazione giovanile anche quella qualificata e
professionale. A condizione di voler portare a S. Marinella davvero qualcosa di
nuovo, fuori da logiche tradizionali.
Immaginiamo.
Un
gruppo di giovani chiamati a partecipare
a un corso di alta formazione
professionale in settori quali arte,
cultura e divulgazione scientifica. La Regione Lazio, in quanto proprietaria
del Castello, indice il bando di gara per la selezione dei candidati, oppure
essa stessa si fa promotrice di una start up istituendo corsi di formazione con
docenti di alta professionalità. Il corso potrebbe durare nove mesi al termine del quale i giovani verrebbero
selezionati per diverse responsabilità operative e far parte di una Società di
gestione del Castello.
Undici mesi all’anno di attività attrattive
nel Castello. Non solo museo di se stesso, non solo visite per il già tanto che
c’è (Museo del Mare, Museo Nazionale Pyrgense, sito archeologico scavi di
Pyrgi, Chiesa paleocristiana di Pyrgi e Chiesa dell’ Assunta) ma soprattutto
proposte culturali che vanno nella direzione
di uno sviluppo del Castello come Centro polifunzionale.
Promozione e divulgazione di numerosi ambiti culturali come scienze del territorio (agraria e biologia),
ricerca scientifica e information technology, pittura, scultura, fotografia,
musica classica e contemporanea, spettacolo dal vivo, enogastronomia,
artigianato e commercio.
La
Società di gestione, in sinergia con la
Regione Lazio e il Comune di S.
Marinella, organizza le attività e gli
spazi del Castello con Partner di
eccellenza interessati all’ iniziativa. Un mix di competenze diverse a garanzia
della polifunzionalità del Centro. Partner come l’Università della Tuscia, strutture di eccellenza come il MAXXI, il
Macro o il Palazzo delle Esposizioni , il Conservatorio di S. Cecilia o l’
Etoile Acadamy Boscolo di Tuscania al fine di realizzare seminari, master
e attività di divulgazione scientifica,
progetti di ricerca/formazione,
eventi espositivi, convegni, seminari, master class, performance e
spettacoli, eventi enogastronomici, degustazioni, corsi e concorsi. E
inoltre enti artigianali per incrementare le offerte commerciali, per
formare e selezionare artigiani di
eccellenza (liutaio, decoratore, ceramista, soffiatore di vetro, orafi …)
e tanti altri centri di valore che potrebbero essere coinvolti.
La
Società gestisce in maniera unitaria il
Castello offrendo ai suoi partner
abituali o occasionali la meravigliosa cornice del complesso. I corsisti
provengono da tutta Italia o dall’estero e sono ospitati nelle camere della
foresteria, recentemente restaurate dalla stessa Regione Lazio, pranzano nel
ristorante del Castello, godono accanto all’attività da loro svolta delle
numerose iniziative presenti nel Castello ( mostre e spettacoli) e della
passeggiata sulla spiaggia limitrofa nei momenti di riposo.
La
Società offre servizi e organizza eventi chiedendo il contributo finanziario
degli enti che a essa si rivolgono e agli sponsor di turno. Il progetto
prevede le fonti di finanziamento e mira allo sviluppo economico della
città anche quello derivato dall’ indotto delle attività descritte.
Pensiamo agli operai per la manutenzione del complesso e per l’installazione di
palchi e di mostre, agli elettricisti e ai falegnami, agli addetti alle pulizie,
ai giardinieri e al personale necessario a tutte le attività previste, per esempio operatori di marketing e
comunicazione o informatici per la creazione di
un portale del Castello.
Nulla
a svantaggio di attività già esistenti che, invece, godrebbero dell’ aumentato flusso turistico al Castello. Tutto per i giovani e la città.
Tutte
queste cose e molte altre costituiscono
le linee programmatiche del progetto sul
Castello che le forze del centro sinistra di S. Marinella/S. Severa hanno
ideato e presentato alla Regione Lazio (PD, ACP, SEL).
Chi
l’avrebbe mai detto che uno slancio
all’economia della città sarebbe potuto venire proprio dal Castello e da quel
settore sottostimato da gran parte della
nostra classe politica e dirigente che è la CULTURA?
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