“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

venerdì 30 maggio 2014

Quel titolo è sbagliato (2). Come pure l'ampliamento



Da due giorni il quotidiano La Provincia- Cinvonline ci attribuisce una posizione sull’ampliamento del Porticciolo che non corrisponde né a quella della lista, né a quella della Consigliera Rocchi. Il titolo dell'articolo del 29 maggio sulla Provincia è sbagliato e decisamente fuorviante, perché a leggerlo, si evince un'adesione convinta di ACP all'ampliamento del porto. In realtà è il contrario. Se anche la recente sentenza del Consiglio di Stato impone al Comune di rilasciare i permessi alla Porto Romano, noi crediamo che la partita non sia chiusa e che la possibilità di tornare in Consiglio comunale per la variante urbanistica permetta al Comune di riappropriarsi del suo potere decisionale, da spendere con determinazione nei confronti della Porto Romano, la cui attività principale sembra da tempo la seguente: trascinare continuamente in tribunale il Comune di Santa Marinella e quindi l’intera comunità di cui gestisce il porto.
Quello che ACP chiede con forza in questa fase non è il rilascio dei permessi, ma un’estrema attenzione alla variante urbanistica e tutti i passaggi connessi. Chiediamo che sia fatta chiarezza, che la questione sia portata all'attenzione della città, prima di un possibile commissariamento, che sia riunita la commissione consiliare e che se ne parli per tempo. Ci aspettiamo che con la variante urbanistica il Comune possa riaffermare e imporre le esigenze della città, in una vicenda nata tutta storta, e per un ampliamento che così com’è sembra una patata, appiccicata sul corpo di una città che ancora non sa cosa vuole essere.
Rispetto a queste richieste, ci sembra chiara la risposta del sindaco rilasciata ai giornali: l’unico contenuto che è stato in grado di porre all’attenzione dell’opinione pubblica, è stato bacchettarci perché abbiamo sbagliato un numero: la data entro la quale il Consiglio dovrà deliberare la variante non è il 30 giugno, ma il 14 luglio. Grazie per la preziosa informazione. Per il resto, ci sembra chiaro come il sindaco non abbia nessuna intenzione di discutere in modo preliminare con la minoranza quello che sta succedendo e le decisioni che la maggioranza vuole assumere. Nessuna commissione in vista.
Per affermare poi con chiarezza la nostra posizione in generale sull’ampliamento del porto, diciamo che ACP è dalla parte di chi pensa che Santa Marinella non abbia bisogno di una grande porticciolo in pieno centro, di una nuova colata di cemento, di un’opera che comincia e magari non finisce, senza una visione generale né della economia della città, né dell’assetto della costa. Santa Marinella potrebbe invece accogliere qualche altro piccolo approdo compatibile con l'ecologia della nostra costa, ma in una visione generale e programmata. Noi di ACP siamo convinti che Santa Marinella non abbia bisogno di tombare e chiudere la foce dell’ennesimo fosso, non abbia bisogno di fagocitare con il cemento l'unica spiaggia libera della zona centrale, né di perdere l'ennesimo sito per il surf, tutte cose che si verificheranno con la costruzione dell'ampliamento da parte della Porto Romano. Di tutto ciò Santa Marinella non ha bisogno. Anzi, con la costruzione dell'ampliamento, si pone il serio problema della viabilità e questo l'ha persino riconosciuto un tribunale.
Per non parlare dell'offensivo escamotage con cui è stato possibile a suo tempo sottrarre la competenza del porto alla regione Lazio, per trasferirla allo Stato, cioè stabilire per decreto che il nostro porto è d'interesse militare! L'ampliamento è stato autorizzato anche in virtù di questa decisione che noi giudichiamo assurda.
Insomma la vicenda è brutta, l'ampliamento così com’è secondo noi sbagliato, ma ora l'Amministrazione deve dare delle risposte, deve evitare il commissariamento, far capire le sue intenzioni rispetto alla variante urbanistica permettendo così alla minoranza o alla città di partecipare suggerendo soluzioni, e questo non all'ultimo minuto dell'ultimo giorno. Perciò abbiamo sollevato il problema e chiesto una convocazione della commissione. Invano, evidentemente.

Paolo Montaldo coordinatore ACP

Paola Rocchi, consigliere ACP

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